lunedì 23 Dicembre 2024
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Les plus beaux cafés et tearooms de Suisse: la guida per i locali svizzeri più belli

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MILANO – L’atmosfera che si respira nei locali storici fa la differenza quando il desiderio è quello di far rivivere il rito del caffè oppure la cerimonia del tè. Una tradizione molto sentita in Italia, che però è molto presente anche in Svizzera, dove le caffetterie suggestive certo non mancano. Il materiale anzi è talmente ricco, da poter esser raccolto in un’antologia dedicata proprio a questi custodi di arte, cultura e storia: questa è ” Les plus beaux cafés et tearooms de Suisse “.

Esploriamo insieme a Beba Marsano, stylecorriere.it, le sale più rinomate del paese oltre confine, così vicino per molti versi allo Stivale tricolore.

Les plus beaux cafés: l’architettura non è superflua

Il piacere di un caffé, assaporando non tanto l’aroma, quanto il valore architettonico della cornice in cui è preparato e servito. Ecco il filo conduttore della nuova edizione del volumetto Les plus beaux cafés et tearooms de Suisse (Patrimoine suisse, 112 pagg., 16 CHF, francese e tedesco).

Il quale ripropone a cinque anni di distanza questo piccolo best seller illustrato formato cartolina, forte di oltre 20mila copie vendute.

Un’antologia di 50 indirizzi tra città e villaggi in tutti i cantoni della Confederazione

Per un invito al viaggio e alla sosta in venerande sale da tè dallo stile viennese, locali storici, design cafè suscettibili di diventare nuovi classici.

Cafe Odeon, Zurigo. Foto: Patrimoine suisse, Oliver Marc Hänni

Ci sono l’Odeon di Zurigo, seconda casa per scrittori, pittori, musicisti, durante l’esilio della grande guerra; il Grand Café al Porto, salotto buono di Lugano dal 1803, frequentato da Giuseppe Mazzini, Clark Gable, l’Aga Khan e Sophia Loren.

C’è il Zum Kuss di Basilea

ZUM KUSS, Basilea – Il caffè più vivace della città, in un piccolo padiglione nel centralissimo De Wette Park, utilizzato in origine come camera mortuaria e trasformato nel 2011 dagli architetti basilesi Christ & Gantenbein in “Kultur Bar”, teatro ogni mese di mostre ed eventi di ogni genere. Foto: Patrimoine suisse, Oliver Marc Hänni

Trasformato da obitorio in Kultur Bar dagli architetti Christ & Gantenbein.

Ci sono quei nuovi luoghi d’incontro, scambio e decompressione urbana

Rappresentati dalle caffetterie dei musei. Da quella nel Musée d’Ethnographie di Neuchâtel.

MUSEUMSCAFÉ, Winterthur – Un angolo di decompressione nel Kunst Museum di Winterthur, scrigno di una delle più complete collezioni d’arte moderna e contemporanea di Svizzera, con capolavori dal romanticismo tedesco al postminimalismo americano. Foto: Patrimoine suisse, Oliver Marc Hänni

Dove giganteggiano due magnifiche pitture murali di Hans Erni, gigante della pittura svizzera del XX secolo; alle eleganze neoclassiche del Museumscafé nel Bündner Kunstmuseum di Coira. Che vale una visita anche solo per la collezione di espressionisti tedeschi e del gruppo Rot-Blau.

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