MILANO – L’atmosfera che si respira nei locali storici fa la differenza quando il desiderio è quello di far rivivere il rito del caffè oppure la cerimonia del tè. Una tradizione molto sentita in Italia, che però è molto presente anche in Svizzera, dove le caffetterie suggestive certo non mancano. Il materiale anzi è talmente ricco, da poter esser raccolto in un’antologia dedicata proprio a questi custodi di arte, cultura e storia: questa è ” Les plus beaux cafés et tearooms de Suisse “.
Esploriamo insieme a Beba Marsano, stylecorriere.it, le sale più rinomate del paese oltre confine, così vicino per molti versi allo Stivale tricolore.
Les plus beaux cafés: l’architettura non è superflua
Il piacere di un caffé, assaporando non tanto l’aroma, quanto il valore architettonico della cornice in cui è preparato e servito. Ecco il filo conduttore della nuova edizione del volumetto Les plus beaux cafés et tearooms de Suisse (Patrimoine suisse, 112 pagg., 16 CHF, francese e tedesco).
Il quale ripropone a cinque anni di distanza questo piccolo best seller illustrato formato cartolina, forte di oltre 20mila copie vendute.
Un’antologia di 50 indirizzi tra città e villaggi in tutti i cantoni della Confederazione
Per un invito al viaggio e alla sosta in venerande sale da tè dallo stile viennese, locali storici, design cafè suscettibili di diventare nuovi classici.
Ci sono l’Odeon di Zurigo, seconda casa per scrittori, pittori, musicisti, durante l’esilio della grande guerra; il Grand Café al Porto, salotto buono di Lugano dal 1803, frequentato da Giuseppe Mazzini, Clark Gable, l’Aga Khan e Sophia Loren.
C’è il Zum Kuss di Basilea
Trasformato da obitorio in Kultur Bar dagli architetti Christ & Gantenbein.
Ci sono quei nuovi luoghi d’incontro, scambio e decompressione urbana
Rappresentati dalle caffetterie dei musei. Da quella nel Musée d’Ethnographie di Neuchâtel.
Dove giganteggiano due magnifiche pitture murali di Hans Erni, gigante della pittura svizzera del XX secolo; alle eleganze neoclassiche del Museumscafé nel Bündner Kunstmuseum di Coira. Che vale una visita anche solo per la collezione di espressionisti tedeschi e del gruppo Rot-Blau.