MILANO – «Tenuto conto che esiste un malessere di tutti gli italiani, come è ovvio che sia, nei confronti di tutte le imposte, ma un particolare malessere delle imprese nei confronti di qualche imposta, in particolare nei confronti dell’Irap, io forse cercherei di limare qualche punto proprio su questa, in particolare sulla parte d’imposta che si paga sul costo del lavoro, e sul salario». Così l’economista Fiorella Kostoris, con Labitalia, spiega come il governo potrebbe intervenire per ridurre il peso del cuneo fiscale.
Secondo Kostoris, l’esecutivo potrebbe fare «un tentativo nella stessa direzione in cui fu fatto nel Friuli Venezia Giulia dall’allora presidente della Regione Riccardo Illy quando, essendo l’Irap un’imposta regionale e per la quale quindi esiste la possibilità di un minimo e di un massimo che le Regioni decidono, lui decise di abbassare la percentuale, l’aliquota entro i termini che gli venivano consentiti».
E lo fece, sottolinea l’economista, «a favore di quelle imprese che dimostravano di avere due elementi. Di essere le più profittevoli, e cioè che davano maggiori rendimenti al capitale E contemporaneamente essere quelle che avevano la dinamica occupazionale più intensa. Cioè davano anche più prospettive al lavoro».
Per Kostoris, quindi, questa sarebbe una soluzione «da un lato in grado di incentivare i lavoratori e le imprese. E dall’altro lato anche efficiente e giusta».
«Cercare di far qualcosa per ridurre la pressione fiscale è importante. Farlo in modo da creare incentivi a favore dei più dinamici, dei più efficienti -conclude- mi sembra corretto».