MILANO – Secondo la commissione che sta lavorando sulla riforma fiscale l’economia sommersa si attesta tra il 16,1% e il 17,8%, con punte che toccano il 56,8%. La quota più bassa si trova nel settore “elettricità, gas e acqua” (1,8%). Nel dettaglio per il comparto industria la quota maggiore di sommerso si trova nelle costruzioni con il 28,4%.
L’economia sommersa
Seguono “tessile, abbigliamento, pelli e calzature” con il 13,7%, “altri prodotti industriali” con l’11%, “alimentari, bevande e tabacco” con il 10,7%.
Nel comparto servizi è il settore “alberghi e pubblici esercizi” quello che si trova al posto, seguito da “istruzione, sanità e altri servizi sociali” con il 36,8%, seguito da “trasporti e comunicazioni” con il 33,9%, “commercio” con il 32,1% e “servizi alle imprese” con il 21,5%. In coda “credito e assicurazioni” con il 6,4% battuto dal settore “pubblica amministrazione” dove il sommerso risulta pari a zero.