Tante sono le prelibatezze di origine siciliana e tra queste pare vi sia anche il gelato, ideato da un cuoco di Aci Trezza alla fine del XVII secolo. Francesco Procopio dei Coltelli, pescatore siciliano, aveva ereditato dal nonno un macchinario con cui faceva degli ottimi sorbetti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Allfood Sicily.
La storia del gelato
MILANO – Il gelato è il dolce sicuramente più diffuso al mondo con un’infinità di varianti. Ha persino illustri antenati nella Bibbia, dove si cita un misto di latte e neve offerto ad Abramo dal figlio Isacco. Anche i Romani ne erano estimatori con un miscuglio di miele e succhi di frutta.
Poi arrivarono “i nivaroli” che, sulla cima dell’Etna, ma anche sulle altre alture siciliane, raccoglievano la neve e la conservavano nelle niviere. Da lì veniva poi trasportata verso le coste a portare refrigerio nella calura estiva.
Dalla tradizione araba di consumare neve con succhi di frutta o latte, nacque invece la granita e poi il sorbetto, precursori del gelato. Ben presto i sorbetti furono apprezzati in tutt’Italia, particolarmente alla corte rinascimentale di Firenze e la loro fama varcò le Alpi con Caterina de’ Medici.
Prima di arrivare al gelato vero e proprio, come lo conosciamo noi, passerà ancora qualche secolo. Fu Francesco Procopio dei Coltelli, cuoco siciliano e pescatore di Aci Trezza, in provincia di Catania o, secondo alcuni, di Palermo, a inventare nel 1686 questa bontà. Il pescatore siciliano aveva ereditato dal nonno un macchinario con cui faceva degli ottimi sorbetti.
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