La Commissione europea si è resa conto che i fondi di caffè contengono nutrienti vegetali come potassio, fosforo e azoto che possono essere utilizzati per arricchire il terreno invece di essere scartati. Per questo motivo compostare sia la capsula che il materiale contenuto rappresenterebbe l’opzione più sostenibile.
Ed ecco perché, sottolinea Virginius Sinkevicius, il commissario per l’Ambiente, la proposta di regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio prevede il requisito che le capsule di caffè siano compostabili.
Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Emanuele Bonini per il portale d’informazioni eunews.
La direttiva sulle capsule del caffè
BRUXELLES – Per qualcuno un piacere, per qualcun altro una necessità, per tutti o quasi un’abitudine quotidiana. Sinonimo di colazione, risveglio o semplice pausa, il caffè accompagna vita domestica e lavorativa. Grazie anche alle nuove macchine in cialde e soprattutto capsule, per cui l’Unione europea ha in cantiere una vera e propria rivoluzione.
Ci sono troppi rifiuti da pausa caffè, stimati in 98,495 tonnellate solo nel territorio dell’UE, che si aggiungono ai tanti rifiuti da imballaggio che già affollano il territorio a dodici stelle. Da qui la necessità di correre ai ripari per quella che è considerata una cattiva abitudine.
Ad oggi direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio non considera le capsule come imballaggi, cosa che si intende cambiare con la proposta che mira a modificare la direttiva ed elevarla a regolamento.
Questo cambio di paradigma, spiega il commissario per l’Ambiente, Virginius Sinkevicius, “consentirà ai produttori di prendere decisioni di investimento che consentano una migliore selezione e successivo riciclo”.
Perché, spiega il commissario nella risposta offerta all’interrogazione parlamentare in materia, il contenitore del caffè è in realtà una piccola miniera di sostanze utili all’ambiente e non solo.
La Commissione europea si è resa conto che i fondi di caffè contengono “preziosi nutrienti vegetali come potassio, fosforo e azoto che possono essere utilizzati per arricchire il terreno invece di essere inceneriti”. Sono dunque una risorsa per il suolo, anche in chiave agricola.
Ancora, ci sono nei piccoli imballaggi a forma tonda “altre preziose materie prime secondarie di cui sono costituite le capsule, come l’alluminio”, che può tornare utile per il processo industriale e produttivo.
Ecco perché “compostare sia la capsula che il materiale in essa contenuto rappresenterebbe l’opzione più vantaggiosa per l’ambiente”. Ed ecco perché, sottolinea ancora Sinkevicius, la proposta di regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, prevede il requisito che le capsule di caffè siano compostabili.
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