MILANO – È tempo di bilanci a chiusura del 2021, l’anno di vigilia dell’anniversario dei 20 anni di Comunicaffè che segnerà tutto il 2022. L’anno, ancora contraddistinto dal Covid-19, ha lasciato il segno nelle notizie quotidiane di chi ha voluto sempre restare aggiornato sulle evoluzioni del mercato del caffè.
Le dieci notizie più lette direttamente su Comunicaffè.it e attraverso la newsletter quotidiana, raccontano un contesto particolarmente segnato dalla pandemia, con il consumo domestico che cresce in compagnia di grandi marchi come Caffè Borbone (che ha cavalcato l’onda di un Sanremo sui generis a bordo della nave dei The Jackal), i lutti tra i torrefattori come l’ingegnere Nicola Signorile contitolare della Saicaf poi passata a Segafredo Zanetti, la salute legata al consumo di caffeina.
E, naturalmente, l’inevitabile questione del prezzo, su cui molto si è dibattuto e, soprattutto, molto si è voluto leggere. L’espresso che aumenta a ogni tazzina, le voci che spingono su questo rincaro come quella di Francesco Sanapo, hanno riaperto una questione che esiste da tanto tempo, ma che è esplosa ancora più potente durante quest’anno di difficoltà lungo tutta la filiera alle prese anche con i rincari delle materie prime a cominciare dal verde.
Un 2021 in cui le aziende hanno operato un ulteriore sforzo per ottenere risultati positivi nonostante il Covid-19: da Gruppo Cimbali a Gimoka, gli esempi più apprezzati nella top ten, con novità che hanno conquistato il settore in termini di fatturato e produzione.
E, sulla stessa scia, ha catturato l’attenzione la notizia che analizza i bilanci delle prime 270 società di capitali appartenenti al settore del caffè per il triennio 2017-2019, dove Lavazza e Caffè Borbone hanno raggiunto e consolidato cifre da record.
Dalle dieci notizie più lette emerge un comparto che ha accusato il colpo inferto dal virus ma che ha reagito con forza.
La strada è ancora lunga e deve esser percorsa con maggiore consapevolezza da parte degli stessi attori dell’industria, così come ricorda nella sua analisi puntuale Maurizio Giuli. Un quadro che non è stato certo ignorato ai lettori.
Le 10 notizie più lette nel 2021, il termometro su 365 giorni di notizie
Studiamo quindi nel dettaglio la classifica che ha segnato l’anno che si è appena concluso, per fare considerazioni finali e prendere la rincorsa e iniziare un 2022 ancora più carico di novità positive per tutta l’industria.
1. Caffè Borbone si siede sul Divano Sanremo di The Jackal in una pubblicità tv
2. Espresso carissimo: sino 1,50 euro per ogni tazzina, i prezzi delle miscele volano al +20%
3. È scomparso l’ingegner Nicola Signorile, socio Saicaf di Bari a causa del Covid
4. Caffè e antibiotici possono andare insieme? Meglio evitare, per la salute
5. La Cimbali ha lanciato in tutto il mondo la nuova superautomatica S15, high-tech
6. Per abbassare l’indice glicemico, un espresso a fine pasto o dopo la digestione
7. Sanapo: “Se la caffetteria italiana sta morendo, la colpa è tutta del prezzo della tazzina”
8. Le migliori ’19, record Lavazza e Borbone
9. Davide Padelli, Ceo Gimoka: “Il fatturato 2021 crescerà del 20 per cento con export al 60”
10. Maurizio Giuli: “Ecco come l’industria del caffè deve rivedere modello di business”
Coerentemente con questo elenco, è necessario sottolineare che alcune parole chiave come Covid e vaccino e Sanremo e salute, sono state esse stesse il traino sui motori di ricerca che trovano terreno fertile nelle notizie puntuali di Comunicaffè.it e che hanno allargato enormemente la platea dei nostri lettori, ben oltre la cerchia degli addetti ai lavori.
La descrizione di un mondo che mantiene sempre un occhio puntato sull’andamento della pandemia, che tuttavia ha voglia di ricominciare a vivere una normalità in sicurezza.
E che, certamente, non ha voluto rinunciare al rito del caffè, trasformandolo, adattandolo entro le mura domestiche, segnalando così un forte indizio su come orientarsi alle grandi aziende che sempre più si sono interessate al canale online e a quello casa.
Cosa suggerisce questo compendio annuale?
Che la salute è sempre la base da cui partire per rinforzare un motore complesso come lo è di certo il comparto caffeicolo. Che le cose devono cambiare verso un consumo eticamente più responsabile e quindi modificare le regole sedimentate del prezzo. Che le aziende hanno risposto prontamente all’emergenza sanitaria, trasformando la crisi in un’opportunità di crescita e diversificazione.
E che l’espresso italiano, forse alla vigilia del sigillo Unesco, stavolta uniti in una sola candidatura per tutto lo Stivale, si legge, si acquista, si consuma, si cerca, nonostante tutto.
