Sono efficienti e suscitano curiosità: i primi camerieri robotizzati presenti nei ristoranti di mezzo mondo hanno riscosso successo tra i clienti e fanno risparmiare gli imprenditori senza sottrarre, almeno per il momento, il lavoro al personale addetto. In California, in Cina ma anche in Italia, molte startup e aziende specializzate hanno cominciato a mettere in produzione e a commercializzare una serie di robot camerieri. E gli esempi sono sempre più numerosi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Enrico Maria Corno per Il Corriere della Sera.
I camerieri robot nella ristorazione
MILANO – Abbiamo auto che viaggiano in completa autonomia, l’intelligenza artificiale che esegue miliardi di calcoli in centesimi di secondo e riesce a leggere il nostro futuro e robot in grado di eseguire operazioni chirurgiche.
Quanto tempo manca perché tutti i ristoranti abbiano un robot che semplicemente sia in grado di servire a tavola e a sparecchiare?
Molto in questo senso si sta muovendo. La meccanizzazione del servizio viene affrontata sia con dispositivi molto elementari (abbiamo recentemente parlato dei primi distributori automatici di cocktail in Italia) ma anche sfruttando i sistemi più sofisticati a disposizione.
Va da sé che il mercato darà una accelerata allo studio e alla produzione di robot di questo tipo quando la domanda crescerà: nel frattempo in California, in Cina ma anche in Italia e in special modo in Veneto, molte startup e aziende specializzate hanno cominciato a mettere in produzione e a commercializzare una serie di robot camerieri efficienti per eseguire le funzioni base del servizio ai tavoli, come portare i piatti caldi a destinazione e ritirare le stoviglie sporche.
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