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Lavazza verde: come nascono le compostabili

Nel 2019 i ricavi di Lavazza ammontano a 2,2 miliardi di euro, +18% rispetto al 2018. Ai tre stabilimenti produttivi italiani (Torino, Gattinara e Pozzilli), si aggiungono l'impianto di Carte Noire in Francia, quello di Kicking Horse Coffee in Canada e gli stabilimenti Lavazza Professional (2 in UK e 1 in US). In tutto il mondo, ogni anno vengono consumate 30 miliardi di tazzine di caffè firmato Lavazza che, con il 35% dei volumi di vendita, è l'azienda leader in Italia nel mercato retail

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GATTINARA (Novara) – Un investimento importante nella costruzione di una nuova linea di capsule compostabili e per l’adeguamento dello stabilimento di Gattinara verso soluzioni più green: questa è la prima novità in casa Lavazza per il 2021. Un buon segnale non soltanto della salute di cui gode il colosso torinese, che è il quarto torrefattore al mondo, ma anche del suo impegno per un futuro prossimo all’insegna del rispetto dell’ambiente. Sia per quanto riguarda un trend così forte com’è quello delle capsule, sia per quanto riguarda più in generale gli standard produttivi. Torniamo a parlare di questo investimento da dieci milioni di euro leggendo l’articolo di Giuseppe Orrù, su La Stampa edizione di Vercelli.

Gattinara sempre più verde

Oltre a essere «buono come quello del bar» il caffè delle capsule Lavazza è sempre più ecosostenibile. Nel flusso di investimenti che il Gruppo Lavazza dedica al suo stabilimento di Gattinara, uno degli ultimi aggiornamenti delle linee di produzione riguarda infatti i contenitori del caffè che, da capsule in plastica rivestite da un film di alluminio, diventano interamente biodegradabili.

Negli ultimi anni Lavazza ha investito nello stabilimento di Gattinara oltre 100 milioni di euro, per il potenziamento tecnologico e organizzativo del sito, di cui oltre 10 milioni nel 2020 per l’adeguamento degli impianti per la produzione della capsula compostabile e dei kilo/grani e per il rinnovamento dell’impianto di produzione di azoto, utilizzato per l’impacchettamento.

L’autoproduzione dell’azoto permette anche di evitarne il trasporto su gomma, riducendo quindi l’impatto ambientale. Inoltre è stata avviata la produzione di una nuova capsula Blue, espressamente dedicata al mercato americano. L’attenzione all’ambiente del Gruppo torinese ora permette anche ai consumatori di essere più «green». Fino a qualche mese fa, le capsule di caffè andavano smaltite nell’indifferenziato. Ma ora che la raccolta differenziata dei rifiuti è un tema che sta caro a molti Comuni e molte famiglie, l’arrivo della capsula compostabile permetterà di aumentare ulteriormente la raccolta differenziata.

Le «Eco Caps» di Lavazza, infatti, sono state progettate e realizzate con un innovativo materiale compostabile industrialmente

Si biodegradano in 180 giorni e, se processate correttamente, possono diventare compost. Per avere idea del minor impatto ambientale del sito gattinarese, basti pensare che lo stabilimento, acquisito nel 1989 da Lavazza, produce le capsule Blue, Espresso Point, A Modo Mio, Firma, Roast&Ground kilo e macinato, capsula compostabile e prodotti Eraclea. In un’area produttiva di 91.600 metri quadrati, nel 2020 sono state lavorate 84 mila tonnellate di caffè.

I primi di febbraio 2020 è stato siglato il nuovo contratto integrativo per lo stabilimento di Gattinara

L’accordo per il quadriennio 2020-2023 coinvolge gli oltre 400 dipendenti: al centro del contratto la partecipazione dei collaboratori e premi legati agli obiettivi strategici del Gruppo, sviluppo del welfare e sostegno alle famiglie. Lavazza, durante l’emergenza Covid, sta agendo su due asset: le persone e il rapporto con i territori nei quali opera, sia in Italia che all’estero.

Sin dall’inizio dell’emergenza pandemica, sono state attivate a Gattinara come in tutti gli altri stabilimenti, le procedure di prevenzione e garantiti gli standard di sicurezza. Grazie a questo le attività produttive del Gruppo non si sono mai fermate (rientrando inoltre nella classificazione di industria alimentare) e sono state svolte in totale sicurezza. Anche in un anno difficile come il 2020, quindi, è stata mantenuta la produttività e garantita la continuità dei volumi.

Il Gruppo Lavazza ha deciso di riconoscere un bonus a tutto il personale degli stabilimenti produttivi in Italia, di Torino, Gattinara e Pozzilli, che impiegano in totale oltre 650 dipendenti, erogando un importo mensile di 250 euro lordi a marzo e aprile 2020, sulla base del lavoro effettivamente prestato da ciascuno «in presenza».

Il Gruppo Lavazza ha attivato interventi di supporto alle strutture sanitarie

Sia a livello di donazioni in Italia, stanziando 10 milioni per progetti di sostegno alla sanità, alla scuola e alle fasce più deboli in Piemonte, che di conforto, con la donazione di prodotto nelle geografie colpite dove opera, come ad esempio Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Lavazza è presente infatti in oltre 140 Paesi, attraverso consociate e un network di distributori, con il 70% dei ricavi realizzato all’estero e impiegando complessivamente oltre 4 mila persone. Di queste, una su 10 lavora nello stabilimento di Gattinara (oltre 400 dipendenti), mentre la metà dei dipendenti, circa 2 mila, lavorano in Italia, di cui 1.500 in Piemonte.

Nel 2019 i ricavi di Lavazza ammontano a 2,2 miliardi di euro, +18% rispetto al 2018. Ai tre stabilimenti produttivi italiani (Torino, Gattinara e Pozzilli), si aggiungono l’impianto di Carte Noire in Francia, quello di Kicking Horse Coffee in Canada e gli stabilimenti Lavazza Professional (2 in UK e 1 in US). In tutto il mondo, ogni anno vengono consumate 30 miliardi di tazzine di caffè firmato Lavazza che, con il 35% dei volumi di vendita, è l’azienda leader in Italia nel mercato retail.

Dalla Pozzi Ginori alla fortuna in una tazza di caffè

Dopo la chiusura della Ceramica Pozzi Ginori, avvenuta nel 1993 sull’onda di Tangentopoli, l’economia di Gattinara pareva destinata a restare in ginocchio per i prossimi decenni. Perché nella città del vino, in realtà, la maggior parte dei residenti fa tutt’altro e il grosso della forza lavoro era impiegata proprio nella Ceramica Pozzi Ginori, stabilimento che negli anni del boom ha portato la popolazione gattinarese a raggiungere le 12 mila unità, innescando forti flussi migratori dal Veneto e dalla Sardegna.

Nel frattempo il vino è diventato un blasone, ma a risollevare le sorti dell’economia è stato l’arrivo del Gruppo Lavazza, che ha rilevato lo stabilimento Mokapack, ideatore delle capsule, continuando ad espandersi. Qui lavorano oltre 400 persone provenienti dai territori di Vercelli, Biella e Novara, molti delle quali dai paesi limitrofi a Gattinara, dove il prezzo di case e affitti è aumentato proporzionalmente alla domanda.

Il vice presidente del Gruppo, Giuseppe Lavazza, è stato insignito della cittadinanza onoraria di Gattinara, come riconoscimento per il suo legame con il territorio e per la scelta di investire in un territorio adagiato tra le colline del Docg e la Dop del riso di Baraggia, che ha però trovato la sua nuova fortuna in una tazzina di caffè. – Uno degli ultimi aggiornamenti nelle linee di produzione, nello stabilimento Lavazza di Gattinara, riguarda le capsule in plastica, rivestite da un film di alluminio, che sono diventate interamente biodegradabili.

Se processate correttamente diventano compost 250 euro lordi: il bonus erogato ai dipendenti a marzo ed aprile 2020 per il lavoro «in presenza» 1989 l’anno in cui Lavazza ha acquisito lo stabilimento di Gattinara per produrre capsule.

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