MILANO – Sull’inserto Economia del Corriere della Sera è uscito nella rubrica settimanale Pit spot a firma di Aldo Grasso una recensione dell’ultimo spot televisivo della Lavazza dedicato al Natale. Vi proponiamo il testo.
Ritorno in Paradiso. Che ormai ha assunto le caratteristiche di un palcoscenico per i mille trasformismi di Maurizio Crozza. Testimonial in una nuova serie di film per Lavazza. Creati, come di consueto da Armando Testa.
Lavazza. Lo spot natalizio
Ha due nuovi protagonisti. Prima di tutto, un misterioso uomo d’ affari asiatico e il suo avvocato. (che parla con l’ accento bonario di Pier Luigi Bersani; ma ricorda nell’ aspetto il senatore Antonio Razzi).
Accanto a loro, poi, sempre San Pietro. «Salve, son l’ avvocato del dottor Ping. – esordisce uno. – Il dottor Ping intende rilevare tutta la Lavazza».
Il santo – qui azionista di riferimento del marchio leader del caffè in Italia – non è intenzionato a cedere ai cinesi. L’ avvocato però non molla.
Né Lavazza né il Paradiso sono in vendita
Nonostante «la grana» dei cinesi. L’ avvocato è disperato, perché Ping «deve andare a casa con qualcosa». Alla fine l’ affare si trova: «Se non potete comprare il Paradiso – suggerisce un’ ironica voce fuori campo – comprate la nuova macchina» per il caffè.
Nel finale di spot il colpo di scena. Tutto giocato in chiave comica. L’ avvocato conferma a Ping il «grande affare»; mentre il cinese si allontana con una carriola nella quale sono caricati due cherubini platinati con in mano una macchina del caffè.
Le campagne Lavazza in vecchio stile Carosello
In quanto son sketch comici. Con un’ ambientazione ricorrente e un testimonial come Maurizio Crozza che si sdoppia, si triplica; dando volti e voce ai personaggi più bizzarri. I due cherubini platinati diventeranno i protagonisti assoluti del prossimo capitolo, in dicembre.
Al di là della comicità di Crozza, il messaggio è chiaro: il Paradiso non può attendere e a Natale.
«A casa come al bar», il caffè è Lavazza, suggerisce lo spot.
Aldo Grasso