MILANO – Alessio Ciacci, assessore all’Ambiente del comune di Capannori lo preannunciato in un intervista rilasciata ad un notiziario locale: presto ci sarà un incontro con la Lavazza in merito alle capsule o cialde per il caffè. Come si ricorderà la vicenda era partita da una lettera di denuncia della situazione delle capsule di caffè non degradabili che Rifiuti zero, un centro di ricerca del comune toscano aveva inviato all’inizio dell’anno a Torino. Il Comune di Capannori ha confermato in una nota l’incontro.
La risposta di Lavazza al comune di Capannori
Nella sede dell’Innovation Center di Torino realizzato dalla Lavazza come centro nevralgico dei tutte le sue attività di ricerca, in primis la ricerca ambientale si svolgerà presto l’incontro.
Sarà presente anche l’Associazione italiana industrie prodotti alimentari (Aiipa) di cui fa parte anche la Lavazza che rappresenta il gruppo merceologico chiamato in causa da Capannori e quindi anche altre aziende del comparto caffè.
L’importante azienda torinese – prosegue il comunicato – ha accolto con grande disponibilità la sollecitazione giunta da Capannori con una lettera indirizzata al sindaco, Giorgio Del Ghingaro, all’assessore all’ambiente Alessio Ciacci e a Rossano Ercolini che è il responsabile del Centro Rifiuti zero.
Come abbiamo scritto a inizio gennaio, con l’istituzione del Centro di Ricerca rifiuti zero, l’azione dell’amministrazione comunale di Capannori si sta concentrando sul rifiuto residuo, quello cioè non differenziabile proprio come le capsule del caffè, sulle quali il centro ha realizzato un caso studio dal quale emerge che ogni anno in Italia si consuma 1 miliardo di capsule da caffè usa e getta (il 10 % di quante ne vengono consumate nel mondo) e che a Capannori, ipotizzando che rientri nella media nazionale, ogni anno se ne consumano 750mila, corrispondenti a 9 tonnellate di rifiuto indifferenziato.
Infine, secondo i calcoli del centro ricerche toscano, per realizzare un chilogrammo di capsule di caffè usa e getta occorrono 4 kg di acqua, 2 kg di petrolio e 22 Kw di energia elettrica.