MILANO – Lavazza sempre più vicina ai marchi francesi L’Or e Grand’Mère. Lo sostiene il quotidiano economico francese Les Échos, che cita “varie fonti”, secondo le quali il numero uno italiano avrebbe messo sul piatto un’offerta vincolante da 600 milioni di euro.
Il torrefattore torinese dichiara, dal canto suo, in una nota di essere fiducioso che l’acquisizione possa chiudersi “nel corso del 2015”. Lavazza è assistita nell’operazione da JpMorgan. L’Or e Grand’Mère sono stati messi sul mercato, rispettivamente, da D.E Master Blenders 1753 e da Mondelēz International.
Come è noto, DEMB 1753 e Mondelēz sono prossimi a una fusione da 5,5 miliardi di euro, da cui nascerà la più grande compagnia pure play al mondo nel settore del caffè. La cessione si è resa necessaria per evitare di cadere sotto la scure dell’Antitrust europeo.
I due gruppi controllano infatti in Francia oltre il 60% del mercato. La somma sopra indicata equivarrebbe a circa 2 volte il fatturato e 10 volte l’Ebitda consolidato delle due marche.
L’Or e Grand’Mère – due marchi storici del mercato francese – avevano stuzzicato gli appetiti di una decina di pretendenti (tra cui anche Segafredo, Strauss Coffee e i giapponesi di UCC). Il novero degli aspiranti acquirenti si è poi ridotto a tre candidati: Lavazza e i due fondi britannici BC Partners e Cinven, che molti consideravano i favoriti nella corsa.
Ma DEMB 1753 e Mondelēz, che sono assistiti nell’operazione dalla banca d’affari Lazard, preferirebbero vendere – sostiene Les Échos – a un diretto competitor interessato a rimanere sul mercato esercitando una concorrenza duratura, piuttosto che a un fondo destinato – con buona probabilità – a passare la mano a distanza qualche anno.
Secondo la stessa fonte, Lavazza non avrebbe l’intenzione di rilevare gli stabilimenti produttivi facenti capo a questi due marchi, cosa che i due fondi sopra citati erano invece disposti a fare. Rimane dunque da vedere quale sarebbe la sorte di tali siti industriali.
È importante sottolineare che l’Autorità europea della concorrenza ha posto – tra le condizioni richieste per dare il via libera alla fusione – che vengano vendute anche le attività relative alle capsule adatte al sistema Nespresso.
L’Or – marchio sin qui nel portafoglio di Maison du Café – detiene, secondo stime dell’industria, il 70% del mercato d’oltralpe dei serving compatibili Nespresso, che vale complessivamente 200 milioni di euro. La Francia è il più importante mercato mondiale per Nespresso, che realizza in questo paese circa 1,1 miliardi di euro all’anno (dati del dettaglio risalenti al 2013).
Nato a metà anni cinquanta a Roubaix, nel nord del paese, Café Grand’Mère è un marchio storico familiare a generazioni di francesi. Acquisito nel 1982 dagli svizzeri di Jacobs Suchard è entrato nell’orbita di Kraft Foods nei primi anni novanta, per confluire infine in Mondelēz International, assieme a Jacques Vabre, un altro brand leader del mercato francese.
L’Or e L’Or Espresso sono marchi di Maison du Café, azienda costituita nel 1923, passata a Sara Lee nel 1978 e attualmente parte di DEMB 1753. Maison du Café commercializza in Francia anche le cialde Senseo oltre ai marchi Brazil, Le café e MaTradition.
L’Ad di Lavazza Antonio Baravalle (FOTO) ha recentemente dichiarato a Il Sole 24 Ore che Lavazza punta a raggiungere i 2 miliardi di fatturato entro i prossimi 2 anni, raddoppiando i ricavi all’estero.
Tale traguardo è considerato una premessa indispensabile per “poter partecipare al processo di consolidamento globale del settore”. Lavazza ha concluso l’esercizio 2013 con ricavi consolidati per 1,34 miliardi.
Secondo stime, la cassa di Lavazza dovrebbe aver superato, nel 2014, i 400 milioni di euro.