Nella nuova, quarta stagione di una delle serie più viste su Netflix, il marchio Lavazza compare in evidenza, ma modificato. Polemiche sui social, mentre l’azienda (che ha scelto di non concedere il brand) risponde con un video ironico. Leggiamo di seguito un estratto di un articolo di Chiara Sandrucci per Il Corriere della Sera.
Lavazza diventa Bavazza nella serie Netflix
TORINO – La scena inizia con il collega di Emily che propone il lancio di una campagna pubblicitaria per il caffè “Bavazza”. Proprio così. Non Lavazza, ma Bavazza. Nella seconda parte della quarta, attesissima stagione di Emily in Paris, appena uscita su Netflix, compare il marchio torinese. Modificato.
“Bavazza è sinonimo del lusso italiano e siamo molto entusiasti di presentarlo al mercato francese – dice Luc -. Di sicuro siamo a conoscenza della lunga rivalità che esiste da tempo tra i francesi e gli italiani su chi abbia il vino più buono, la miglior squadra di calcio, ma c’è un fatto innegabile: gli italiani hanno il caffè migliore, forte, intenso e meravigliosamente complesso, proprio come le loro donne”.
Nei commenti sui social il nome modificato è definito “imbarazzante”, “un marchio da Topolinia”. C’è chi suggerisce “La Tazza anziché l’orrido Bavazza” che secondo altri “sa di “bava” per nulla appetibile”. L’azienda torinese ha deciso giocarci su e di rispondere via social con un video ironico in stile Lavazza.
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