TORINO – Lavazza e Fnatic uniscono le forze per portare l’emozione del caffè italiano anche nel mondo dell’esports: un universo virtuale popolato da gamers che di certo non disdegnano la loro buona dose caffeinica per restare attivi sul campo. Il nome di questa iniziativa portata avanti dal torrefattore torinese e la Fnatic, porta il nome di Icons of Italy. Leggiamo i dettagli dal sito corrieredellosport.it.
Icons of Italy per promuovere lo “spirito italiano” nel mondo del gaming e non solo
Tutto ruoterà intorno all’italiano Giorgio “POW3R” Calandrelli, ex giocatore professionista del team arancio-nero e adesso content creator famoso in tutto il mondo, che da pochi giorni ha annunciato il rinnovo del proprio contratto con Fnatic, una delle società più famose e vincenti del panorama esportivo.
La particolare iniziativa vedrà le due società rilasciare una mappa personalizzata sul videogioco Fortnite che rappresenterà attraverso alcuni simboli iconici la cultura italiana (spesso legati al mondo del caffè, ed in particolare al brand Lavazza A Modo Mio), portando i videogiocatori di tutto il mondo in un viaggio all’interno della nostra cultura, partendo dalla sede di Lavazza a Torino per finire al Colosseo, passando per la “Nuvola” dell’architetto Cino Zucchi ed altri simboli della cultura e della storia del Bel Paese.
La partnership terminerà poi con un documentario in due parti che racconterà la storia di POW3R
E la sua ascesa nel mondo degli esport da semplice giocatore amatoriale a figura di riferimento per un’intera nazione (l’Italia) e per tutto il settore dell’esport.
“Siamo molto felici di annunciare questa collaborazione con Fnatic perchè rappresenta un importante debutto per Lavazza in un settore che sta sperimentando una significativa crescita, e non avremmo potuto scegliere un partner migliore” ha dichiarato Carlo Colpo, group marketing communication director di Lavazza, continuando: “Quello dell’esport e del gaming è un mondo particolarmente interessante e ricercato, perfettamente in linea con il desiderio del nostro brand di relazionarsi con un pubblico giovanile, attraverso linguaggi e strumenti che siano appropriati alle loro esperienze quotidiane”.