MILANO – La notizia, rimbalzata da Parigi, dava per certa la conclusione dell’affare Lavazza-Carte Noire. In realtà pochi minuti fa il colosso di Torino ha precisato che non è ancora così e tuttoresta fermo all’offerta vincolante d’acquisto.
Ecco il testo dell’annuncio dato nella nostra edizione del 22 luglio scorso. Ancora interamente valido, in attesa di eventi.
“Luigi Lavazza S.p.A, al settimo posto nel ranking globale dei torrefattori, ha presentato oggi un’offerta vincolante a Koninklijke Douwe Egberts B.V. per l’acquisto del marchio Carte Noire, leader nel mercato francese del caffè con circa il 20% di quota nel canale retail. L’operazione rimane soggetta allo scambio di informazioni e alle consultazioni con gli organismi di rappresentanza dei lavoratori, così come all’approvazione da parte della Commissione Europea e dell’autorità antitrust francese”.
“In base ai termini dell’offerta, Lavazza acquisirebbe il controllo delle attività di Carte Noire all’interno della European Economic Area (EEA, area economica europea), a eccezione dei rami di business Carte Noire instant coffee, T-Discs e alle attività relative al canale fuori casa”.
“Con questa acquisizione, di portata strategica, riteniamo di poter fare un importante passo avanti per diventare un’azienda globale. L’operazione proposta è coerente con la nostra strategia di sviluppo internazionale, basata sia sulla crescita organica sia su quella inorganica”, ha commentato l’amministratore delegato di Lavazza, Antonio Baravalle (FOTO).
“La nostra prima presenza all’estero è stata proprio in Francia, nel 1982. Da allora, quello francese ha rappresentato un mercato molto importante per Lavazza e ci aspettiamo che lo sia sempre di più in futuro – ha affermato Alberto Lavazza, presidente dell’azienda-. Con Carte Noire, un’icona francese del caffè con un posizionamento premium unico, un marchio forte e molto noto, la Francia diventerebbe il nostro secondo mercato per dimensioni e importanza”.
Il perimetro delle attività Carte Noire all’interno della EEA, previsto a oggi, riguarda il canale retail: il caffè macinato, le cialde filtro e le capsule compatibili Nespresso. La transazione proposta prevede anche l’acquisizione, da parte di Lavazza, dell’impianto produttivo di Laverune, situato nella regione del Languedoc-Roussillon, che continuerebbe a realizzare i prodotti Carte Noire inclusi nella transazione proposta.
Lavazza, presente oggi in 90 Paesi nel mondo, ha una quota del 45% nel mercato italiano retail. “L’Italia continuerà a essere il nostro mercato chiave, quartier generale dell’azienda, centro di innovazione e delle nostre produzioni. In Francia, quarto Paese consumatore di caffè a livello globale e secondo a livello europeo, Lavazza ha l’opportunità di raggiungere una posizione di leadership”, ha concluso Baravalle.