MILANO – A partire dal Salone del Mobile e per tutto il periodo di EXPO – che vedrà Lavazza impegnata in prima linea quale Official Coffee Partner di Padiglione Italia – il Lavazza Sustainability Hub sarà il centro di tutte le attività dell’azienda in tema di sostenibilità. In collaborazione con Novamont, il Politecnico di Torino e Slow Food, Lavazza organizzerà infatti incontri, workshop e percorsi didattici sulla valorizzazione del fine vita.
Il tutto sarà arricchito da una serra didattica che mostrerà i molteplici riutilizzi nelle filiere più diverse: dall’edilizia alla chimica, dall’energia alla cosmetica. I fondi di caffè verranno ritirati da AMSA e consegnati ai centri di raccolta gestiti dalle cooperative sociali aderenti al progetto.
Attraverso questo percorso, il ciclo del prodotto viene chiuso, aprendo però altri circoli produttivi in diverse filiere. E’ quella che si definisce economia circolare.
L’attività del Lavazza Sustainability Hub rappresenta il punto di snodo di un percorso verso la sostenibilità su larga scala: dal 2007 Lavazza collabora attivamente con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, finanziando la ricerca per il recupero e la valorizzazione dei fondi di caffè nel settore terziario (post consumo).
Lo studio di fattibilità condotto nel 2007 aveva lo scopo di individuare un substrato territoriale idoneo per la coltivazione di funghi. I risultati dello studio sono stati esposti durante il Salone del Gusto e Terra Madre del 2008.
Da allora la ricerca ha acquisito un’identità maggiormente business oriented, finalizzata alla creazione di una rete di attività redditizie e correlate, che a cascata, valorizzino tutte le peculiarità del fondo di caffè: il cosiddetto ‘Design Sistemico’.
Il Design Sistemico, infatti, crea una rete relazionale aperta che vitalizza il territorio, poiché gli output di un processo diventano gli input per un altro, creando così realtà tendenti a emissioni zero.
In quest’ottica è stato creato il progetto “The Flavours of Coffee Grounds” che mira alla valorizzazione del fondo di caffè come risorsa ricca di qualità.
Partendo dalla raccolta del fondo, il progetto si articola in numerosi possibili processi industriali per trarre nuovi prodotti e nuovo valore da una materia prima destinata allo smaltimento.