MILANO – Se le campionesse del mondo di latte art, Carmen Clemente e Manuela Fensore, si uniscono per ideare delle lattiere da veri competitor e professionisti, il risultato è piuttosto scontato: con Motta Metallurgica, la latte art iridata diventa un’altra espressione dell’eccellenza made in Italy.
Niente di meglio per celebrare il Cappuccino day, creato negli Stati Uniti e poi arrivato anche in Italia e nel resto del mondo, diventando a tutti gli effetti una festa internazionale.
Prima le tazze, ora le lattiere targate da due campionesse mondiali: da dove nasce l’esigenza di realizzarne di vostre?
“Da tanto tempo avevamo l’idea di realizzare una lattiera che ci identificasse, tutti i grandi e famosi latte artist ne hanno sempre prodotta una e dopo aver vinto ben due campionati mondiali era impossibile pensare di non produrla, anche se l’idea e soprattutto il desiderio sono già partiti anni prima”.
Quali sono le caratteristiche che le differenziano rispetto a ciò che un barista è abituato a usare? (materiale, forma, impugnatura…?)
“Questo strumento è unico: parliamo delle lattiere tra le giù leggere al mondo, in acciaio inox. Quella da 60 cl pesa 190 gr, quella 45 cl pesa 165 gr e quella da 35 cl 135 gr, la lamiera ha uno spessore molto fine che da la possibilità di avere soprattutto in fase di creazione della rosetta un tratto molto più preciso e definito.
Ha un beccuccio che agevola la fuoriuscita del latte e questo permette a chi la usa di avere una dinamica completamente diversa dalle altre lattiere. Diciamo che aiuta il barista a sviluppare una sensibilità e soprattutto una delicatezza particolare durante la versata.
L’impugnatura è ergonomica, adatta a qualsiasi mano – sia grande che piccola – e la base più ampia della 60 cl ti da già naturalmente idea di come trovare il baricentro della lattiera.
Già con il beccuccio che abbiamo realizzato la lattiera si presta benissimo a fare figure basilari, quelle da grading system e da fantasy, anche se per questi ultimi consigliamo sempre la modifica artigianale.
Una novità incredibile è la lattiera da 45 cl che ha un formato ottimale durante il servizio perché è perfetta per qualsiasi tazza da cappuccino.”
I formati sono i soliti che si trovano sul mercato?
“Quella da 45 cl è difficilissima da trovare e finalmente abbiamo un’azienda italiana che la produce.”
Quanto costano e dove si possono acquistare queste nuove lattiere?
“Quella da 60 cl costa 60 euro mentre quella da 45 cl costa 50 euro. Infine, quella da 35 cl costa 40 euro, la modifica su qualsiasi beccuccio costa 10 euro in più. Sono acquistabili sul nostro nuovissimo sito e-commerce www.latteart.it.
Quanto tempo di progettazione e studio c’è voluto per la loro realizzazione?
“Ci abbiamo messo un anno e mezzo. Avremmo fatto prima ma il Covid ha ritardato un sacco di cose.”
Ora anche la vostra scuola ha un’altra veste sul web. ci raccontate questo cambio di immagine nel nuovo sito?
“Premetto che abbiamo lavorato sempre bene e senza mai lamentarci del tanto lavoro, ma ci eravamo accorte che i corsisti ci trovavano solo tramite Instagram, con il passa parola oppure per “fama”. Difficilmente ci trovavano su Google, questo perché il sito era legato ancora alla vecchia parte di cocktail catering che avevamo.
Cosi abbiamo ingaggiato un creatore di siti internet al quale abbiamo domandato di rifare il nostro e nel momento in cui abbiamo iniziato a parlare del nuovo nome, lui ci ha subito chiesto: ragazze vi piacerebbe latteart.it? Noi davamo per scontato che non fosse disponibile ed invece il dominio era ancora libero. Chiaramente non ce lo siamo fatte dire due volte!
Con la creazione delle lattiere e delle tazze abbiamo creato anche tutta la parte e e-commerce che adesso ci dà la possibilità di gestire le tante spedizioni che stiamo facendo.
Siamo contentissime di questo nostro nuovo percorso e soprattutto fiere di aver creato una lattiera con un’azienda italiana: diciamo che se fino adesso questa era una disciplina dominata dal mondo asiatico, gli ultimi due mondiali raccontano un’altra storia e soprattutto iniziamo ad essere competitivi anche a livello di attrezzature dedicate alla latte art, come le lattiere prodotte da Motta Metallurgica e progettate dalle ultime campionesse del mondo che sono finalmente italiane.”