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D.A. – L’Associazione tedesca del Vending (BDV) convince il Governo alla formazione

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BERLINO – La BDV, associazione nazionale tedesca degli operatori del vending, ha ottenuto un importante risultato da parte del Governo della Repubblica Federale: il riconoscimento ufficiale della distribuzione automatica come “professione”, un’attestazione concessa da parte del Ministero per l’Economia e l’Energia e del Ministero dell’Istruzione.

Ciò consentirà, a partire da agosto 2015, la partecipazione degli operatori del vending a un corso professionale della durata di tre anni, durante il quale essi potranno acquisire competenze sia di tipo tecnico che di tipo commerciale, una base fondamentale per la riuscita nel vending business.

Questa notizia assume maggiore rilevanza se collegata alla recentissima ricerca dell’Osservatorio Expo Training (la fiera italiana della formazione) che ha intervistato un campione di 1.000 aziende italiane.

Da essa risulta che nel 2013 solo il 18% delle piccole e medie imprese italiane ha avviato corsi di formazione e di aggiornamento, mentre è difficile reperire sul mercato del lavoro figure professionali ad alto contenuto di competenze e specializzazione.

Il protrarsi della crisi ha fortemente ridimensionato i programmi formativi sostenuti dal finanziamento pubblico (specie quello delle Regioni), mentre la percentuale di aziende private che hanno fatto formazione nel 2013 ristagna: solo il 10% delle imprese fino a 100 dipendenti, il 25% delle imprese fino a 300 dipendenti.

La formazione è essenziale sia per sviluppare il talento della forza lavoro esistente, sia per preparare nuove figure professionali pronte ad entrare in azienda. La professionalità delle figure in un settore come quello del vending è fondamentale se si vuole garantire all’utente finale un servizio preciso e puntuale sia per ciò che attiene le tempistiche dei rifornimenti/interventi, che la loro qualità.

Un caffè mal regolato, un intervento tecnico sommario o parziale perché il “tecnico” non ha saputo “fare di più”, prodotti mal caricati causano disservizio e scontentezza all’utente finale e perdite alla compagnia di gestione.

Il Governo italiano, attraverso le Regioni, sarebbe mai in grado di sovvenzionare corsi di formazione? E riconoscerebbe nel vending un comparto su cui investire?

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