MILANO – I veggenti professionisti invece, dipendono da strumenti. Il più famoso e banale è la sfera di cristallo della zingara non considerando che la “cristalloterapia” fonda il suo metodo su l’autoguarigione naturale proprio attraverso l’uso di cristalli per arrivare ad uno stato di benessere psicofisico stimolando le risorse naturali dell’uomo.
Dunque, la sfera di cristallo rappresenta il mezzo per arrivare ad una previsione, così come le gocce di olio che si lasciano cadere dentro un piatto d’acqua, come le rune che si lasciano cadere al suolo, come le conchiglie sparse con un gesto dalle quali si traggono presagi e incantesimi, come le foglie di tè in una tazza.
Ogni singola tecnica ci fa capire che sono tanti i supporti con cui l’uomo, nel corso dei secoli, ha tentato di sollevare il velo del mistero per gettare uno sguardo al futuro. Alcune di queste tecniche provenienti dalla notte dei tempi sono ancora diffuse e continuano a conservare i loro seguaci.
Spesso, quando la voglia di saperne di più diventa impellente scatta la ricerca della conoscenza; per ottenere una visione più chiara della scelta di un eventuale supporto e trovare le informazioni necessarie dei complessi sistemi che hanno inventato un metodo per divinare.
Ogni viaggio che si intraprende alla ricerca di storie popolari, credenze e riti, racchiude un concentrato di sensazioni tangibili o emozionali, difficilmente paragonabile ad altre esperienze.
La conseguente dilatazione dei sensi, allarga gli orizzonti fisici e temporali; un’esplosione che si replica ogni volta che ci si mette in viaggio alla ricerca di qualcosa a cui vorremmo dare delle risposte.
La ricerca serve moltissimo, soprattutto per mantenere costanti i livelli di stupore mentre l’atto di sorprendersi affinché trasferire un’emozione in forma d’arte divinatoria con un correlativo oggettivo è la formula di quella particolare pratica divinatoria.
Per dimostrare che c’è tutto un mondo da scoprire in questo pianeta che gira ho pensato al futuro scritto nelle forme dei fondi di caffè.
È nata così la voglia di saperne di più cercando una testimonianza che illuminasse tale arte nei suoi passaggi ritualistici, per ottenere uno scorcio apparentemente semplice e naturale ma in perfetto equilibrio tra posizione, angolatura e conseguente realizzazione del rito.
Così, dopo aver cercato, ho conosciuto e trovato Fatma e lo spazio davanti ai miei occhi è stato occupato da un pugno di chicchi di caffè pronti per essere triturati finemente e -come per incanto- al centro di un piano cottura, tra il gioco e la sorpresa, la prospettiva magica arriva al suo culmine e senso.
L’arte di leggere i fondi di caffè sembra avere inizi discordanti ma è una pratica divinatoria tipicamente turca o delle zone influenzate dai turchi, come i Balcani.
Non a caso Fatma è albanese, di Tirana, e per divinare usa il caffè turco, acqua e zucchero. Mi racconta che questa è una tradizione antichissima e non è una “cosa vergognosa”, lo precisa più volte.
Per lei e le donne della sua terra è considerato un rito, e aggiunge, che spesso non avendo altro tipo di divertimento lei e le sue amiche si riuniscono nelle case per prendere un caffè e per poi farsi interpretare dalla “caffeomante” le figure che si formano nella posa del caffè.
Dopo aver bevuto il caffè, la tazza si capovolge sul piattino, si gira tre volte e poi si procede con l’interpretazione dei simboli che si formano non solo sul fondo della tazza ma anche sul piattino.
Chiedo a Fatma se è possibile avere un caffè.
Con pazienza fa bollire l’acqua nel “Cezve” un bricco di acciaio con un manico lungo in legno e poi vi aggiunge il caffè che lascia in infusione per svariati minuti. L’immagine è parecchio suggestiva. Il caffè un po’ meno, è nero come la notte, denso e corposo, dal gusto molto forte.
Fatma capovolge la tazzina sul piattino, inizia a girarla per tre volte. Attende ancora alcuni minuti, affinché i residui di caffè possano depositarsi sui bordi e sul piattino. Poi, guarda dentro la tazzina e si concentra lentamente sulle figure.
Mi dice che le figure sul bordo rappresentano il futuro, quelle chiare sono positive. quelle scure negative. Le figure sul piattino rappresentano il presente. Da questo momento l’arte divinatoria necessita di una grande concentrazione in quanto al simbolo deve associare a ciò che avverrà nel futuro, mentre ai numeri associa il tempo entro il quale si verificheranno gli eventi.
Nel fondo del mio caffè appare un abete, Fatma mi dice che ho un fisico forte nonostante io mi trascuri, poi una scimmia la quale mi fa dire frasi ironiche che feriscono senza intenzione, infine, le appare un tenero fiore segno di omaggio ed allegria ma anche di un futuro fidanzamento breve.
Continuando a sbirciare nel web scopro due cose molto interessanti.
Oltre alla pratica prevalentemente mantica, durante i matrimoni la sposa deve essere in grado di preparare alla futura suocera il suo miglior caffè, alla presenza dello sposo.
Ma è la seconda cosa a colpire positivamente: questo metodo di infusione ha un Museo all’interno del quale i visitatori possono apprendere la pratica della preparazione del caffè turco e da tale prova, possono ottenere un attestato presso il Museo delle arti turche e islamiche di Istanbul.
Non a caso, dopo molti secoli, la preparazione del caffè turco e la pratica della “caffeomanzia” rappresentano un potente rituale magico che proviene sì dalla notte dei tempi ma che si rinsalda e si rinnova tra Oriente ed Occidente.
Carina Spurio