MILANO – Ogni arbusto di coffea arabica che muore è un pezzo di biodiversità che se ne va, perso per sempre. Un passo in più verso il rischio di estinzione di una specie minacciata in misura crescente dagli effetti del mutamento climatico. Molte risorse genetiche critiche sono già andate perdute, con l’estinzione delle piante dovuta alle insufficienti cure agricole. E le banche del germoplasma sono spesso costituite da raccolte di esemplari di piante intere, che sono costose da mantenere e sorgono in ecosistemi inadeguati.
Infine, l’habitat originario della coffea arabica, negli altipiani dell’Etiopia (l’unica collezione al mondo in situ), sta rapidamente scomparendo.
Come una biblioteca senza schedari
“Le banche del germoplasma esistenti fanno del loro meglio con le limitate risorse a disposizione” spiega in un’analisi per Innovation News Network la direttrice comunicazione del World Coffee Research (Wcr), Hanna Neuschwander.
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