MILANO – La Chiesa Mormone reitera i suoi anatemi contro il caffè e il tè. E con un articolo pubblicato su un sito istituzionale fa chiarezza su alcuni punti che rischiano di “ingenerare confusione”, soprattutto tra le giovani generazioni, quanto alla corretta applicazione della Parola di Saggezza, ossia il codice di salute, che la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni considera ricevuto per rivelazione divina.
La Parola comanda ai fedeli di astenersi dal consumo o dall’assunzione di bevande o sostanze considerate dannose, quali: tè, caffè, alcol, tabacco e stupefacenti. E incoraggia a seguire una dieta equilibrata, con cereali, frutta, verdura e un consumo moderato di carne.
È bene sottolineare che il divieto si applica anche al decaffeinato, poiché esso – secondo le interpretazioni prevalenti – ha comunque un contenuto, per quanto minimo, di caffeina.
Perché le nuove direttive?
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