lunedì 23 Dicembre 2024
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L’ANALISI – Occhi puntati sulla fioritura brasiliana

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MILANO – Dopo le polemiche che hanno accompagnato, la settimana scorsa, le cifre ufficiali Conab, il mondo del caffè continua a interrogarsi sull’entità del raccolto brasiliano che si sta avviando a conclusione, come pure del prossimo. Il consensus dell’industria per il 2014 sembra essersi attestato attorno ai 48 milioni di sacchi, ben al di sopra, come sempre, delle stime governative. Qualsiasi previsione per il 2015 è al momento prematura. È possibile, tutt’al più, azzardare qualche ipotesi o proiezione di massima sul possibile potenziale del raccolto.
Anche per questo, il range delle previsioni è estremamente ampio e spazia, a seconda delle fonti, tra i 40 e i 53 milioni di sacchi. Ma si tratta, lo ripetiamo, di mere ipotesi, la cui formulazione è resa, peraltro, ancora più complessa dall’emergere di variabili nuove e prive di riscontri storici. Difficile, a queste condizioni, anche un educated guess.
“Vista la siccità senza precedenti che ha colpito il Brasile, l’industria e il commercio hanno dovuto documentarsi sui deficit idrici e il loro impatto in agricoltura” ha spiegato al Financial Times Keith Flury, head of research di Volcafe, parlando delle nuove competenze richieste agli operatori del settore.
“A memoria d’uomo non si era mai vista una siccità simile nel primo trimestre dell’anno – rincara il broker James Hearn – È naturale che ci sia incertezza: il mercato del caffè è di fronte a un fenomeno che crea una svolta senza precedenti.”
E non è detto che quanto accaduto quest’anno rimanga un caso isolato. Se nel passato, la variabile climatica che più incideva sui mercati era costituita dal rischio gelate durante l’inverno australe, la migrazione dei produttori verso il nord e il climate change fanno della siccità un pericolo sempre più attuale, osserva il quotidiano della City.
Ma qual è il sentiment dei mercati? Piuttosto diviso. I rialzisti – scrive ancora il Ft – al traino degli hedge funds e degli altri investitori finanziari scommettono su un raccolto 2015 poco abbondante.
A spalleggiarli, gli esperti di botanica, che sottolineano l’incidenza negativa avuta dalla siccità sulla crescita dei rami produttivi e sul numero di nodi per ramo degli arbusti di caffè. Il prolungato stress idrico avrebbe inoltre arrecato danni allo stesso apparato radicale. Vanno infine messi in conto i danni causati dalle fioriture premature di quest’ultimo mese.
Sull’altro fronte, vari torrefattori e trader cercano di ridimensionare le spinte rialziste sostenendo che la situazione non è poi così nera e che le abbondanti scorte di riporto dagli anni precedenti contribuiranno a far tornare i conti.
A ciò va aggiunta la produzione in netta ripresa in Colombia (El Niño permettendo), che rimpinguerà l’offerta nel mercato degli arabica attutendo, in una certa misura, l’impatto del calo produttivo brasiliano.
Tutto dipenderà comunque dall’esito della fioritura primaverile in Brasile, che avverrà tra ottobre e novembre. Dal risultato sarà possibile trarre le prime indicazioni sul potenziale produttivo del prossimo raccolto.
Sulla fioritura incideranno, in primo luogo, la quantità, la qualità e la distribuzione delle precipitazioni delle prossime settimane, che verrà dunque monitorata con assiduità da tutti gli analisti.
Non a caso, i future sugli arabica sono scesi venerdì ai minimi degli ultimi due mesi, proprio a seguito delle previsioni di pioggia per il week-end. Un meteorologo di Somar ha inoltre dichiarato in un’intervista, che è atteso per ottobre un livello delle precipitazioni leggermente superiore alle medie storiche, fatto questo che dovrebbe contribuire a migliorare le prospettive di raccolto per il caffè e lo zucchero.
Un modesto rimbalzo speculativo ha fatto risalire ieri il contratto per scadenza dicembre a ridosso dei 180 centesimi.
Gli ultimi bollettini di Somar prevedono condizioni di tempo secco sino a giovedì, quando un nuovo fronte freddo raggiungerà le estremità meridionali della coffee belt portando forti piogge, dapprima nel Paraná e nel San Paolo e, durante il prossimo fine settimana, in tutto il resto del sud-est.

 

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