ROMA – Con l’obiettivo di continuare a far conoscere il sapore, la qualità e la diversità del caffè colombiano, nonché di promuovere l’internazionalizzazione delle aziende del settore, l’Ambasciata della Colombia in Italia, ProColombia e l’Organizzazione internazionale italo latino americana (Iila), hanno tenuto una degustazione e cutting a Roma.
Attraverso un cutting di caffè si può meglio conoscere, analizzare e valutare la qualità nella degustazione e in questo viaggio sensoriale guidato da un esperto con più di 20 anni di esperienza, erano presenti 5 aziende di caffè colombiane: Soto Café, tipologia Bourbon che viene dal dipartimento di Nariño; La Antigua Café che è un caffè coltivato da donne della Sierra Nevada de Santa Marta e ha sede a Barranquilla; Grand Speciality Coffee che è un’azienda a conduzione familiare originaria di Ibagué, Neiva e Santa Marta; La Sierra Coffee Company proviene da Valledupar, dove il caffè è stato piantato tra i 1.400 e i 1.800 metri sul livello del mare e da Forestcol che è un’azienda di piccoli coltivatori di Tolima e Huila.
L’evento, che si è svolto presso la sede dell’Ambasciata della Colombia in Italia, è stato portato avanti dall’Ambasciatrice Ligia Margarita Quessep Bitar, la direttrice di ProColombia per Spagna, Italia e Portogallo, Liliana García Rendón, la delegata di ProColombia in Italia Melany Quiñonez, il Fondatore DM Italia, Alberto Cocci, oltre ad un selezionato gruppo di produttori, imprenditori ed ambasciatori latinoamericani nella città eterna.
L’incontro ha permesso alla Colombia, il Paese della bellezza, di essere presentato come uno dei principali produttori di caffè al mondo, mettendone in risalto l’origine, la tecnica di semina e la qualità premium.
In evidenza la coltivazione sostenibile dei piccoli e medi produttori, che fanno parte delle 550.000 famiglie che vivono di caffè e che ogni anno esportano in Italia almeno 60 milioni di dollari. Il caffè, inoltre, è un elemento turistico sempre più richiesto con destinazioni come la Regione del Caffè, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.