ROMA — La Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi esprime la propria solidarietà al proprietario del locale e alla giovane cliente vittime di una violenta aggressione all’interno di un bar di Roma.
“Siamo allarmati dall’escalation di violenza che sempre più vede come vittime i lavoratori dei pubblici esercizi”. Lo ha detto Giancarlo Deidda vice presidente Fipe e commissario Fipe Roma.
“Non abbiamo ancora dimenticato la rapina che ha portato alla morte di Davide Fabbri, un anno è passato ma i problemi di sicurezza restano immutati. Gli episodi di violenza ai danni di baristi e ristoratori sono all’ordine del giorno ed è inconcepibile che gli imprenditori, i clienti e i lavoratori dei pubblici esercizi arrivino ad essere, come nel caso di Roma, il capro espiatorio di una violenza becera e ingiustificabile.
Violenza inaccettabile
Una violenza che, oltre ad essere nata da motivi banali, è stata protratta per diversi giorni. Con minacce di morte e gravi danni per il locale.
A nome di Fipe vorrei manifestare tutta la nostra solidarietà e l’appoggio ad un esercente. Che ha avuto il coraggio di opporsi e denunciare una situazione intimidatoria. Tipica della criminalità organizzata, anche a rischio della propria incolumità”.
“Non è tuttavia possibile” prosegue Deidda “che al giorno d’oggi lavoratori e imprenditori che fanno semplicemente il loro dovere siano così facilmente esposti a situazioni di grande pericolo.
Chiediamo a gran voce che questi atti intimidatori non restino impuniti. Perché non passi il messaggio che le nostre attività, nonostante svolgano un’importante funzione sociale e di presidio del territorio, sono terra di nessuno”.