MILANO – La variante Omicron fa paura anche ai mercati del caffè, che hanno chiuso ieri in forte ribasso. Il timore è che nuove misure restrittive possano tarpare le ali alla ripresa del fuori casa e del settore turistico ridimensionando le previsioni sui consumi.
E così, la prima seduta della settimana è stata segnata da forti liquidazioni, in particolare all’Ice Arabica, dove il contratto principale (scadenza marzo 2021) è arretrato di 995 punti scivolando a 233 centesimi: il 5% in meno rispetto al picco decennale raggiunto mercoledì scorso.
Molto ampio il range: il contratto è oscillato tra un minimo e un massimo intraday, rispettivamente di 229,65 e 246,90 centesimi.
Giù anche Londra, che chiude a 2.258 dollari: 50 in meno rispetto a venerdì.
Le notizie sul fronte della pandemia hanno contribuito a catalizzare delle prese di beneficio che, con buona probabilità, avrebbero avuto luogo ugualmente.
A mettere ulteriormente sotto pressione i mercati del caffè sono state anche le notizie meteo provenienti dal Brasile
L’Istituto nazionale di meteorologia prevede infatti una settimana di precipitazioni intense, che potrebbero alleviare lo stress idrico in varie aree del paese.
Intanto, produttori e specialisti locali continuano a ripetere che la fioritura di ottobre non ha avuto grande successo aumentando così le preoccupazioni per le sorti del prossimo raccolto.
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