MILANO — Ha 171 anni e non li dimostra. Stiamo parlando della tavoletta di cioccolato, che ha da poco festeggiato il suo compleanno. L’invenzione si deve a Joseph Fry, che inventò il cioccolato da mordere il 7 luglio del 1847 unendo cacao macinato e burro di cacao.
Fu un vero e proprio successo. Perché, prima di quel momento, il cioccolato si poteva gustare solo come bevanda o al massimo sotto forma di piccoli cioccolatini, che erano però diffusi solo nel Piemonte.
Si aprirono così le porte ad un nuovo mondo di dolci e bontà, talmente importanti da aver portato a festeggiare la Giornata mondiale del Cioccolato (World Chocolate Day).
Un toccasana per la salute
Il cioccolato, oltre a essere delizioso, è anche ottimo per la nostra salute. In particolare quello fondente, più ricco di cacao, se consumato con moderazione.
Infatti, grazie a degli antiossidanti naturali in esso contenuti, è considerato un ottimo rimedio per ipertensione, infiammazioni e colesterolo.
Il cibo degli dei
La storia del cacao parte dal 1000 a.C. per merito dei Maya che consideravano la pianta molto preziosa, tanto da usarne i semi come moneta di scambio, mentre il cioccolato, che consumavano in forma liquida, era considerato il cibo degli dei.
L’arrivo in Europa
Ma solo grazie a Cristoforo Colombo, con la scoperta dell’America, gli europei scoprirono il cioccolato. Che, arrivato in Europa, fu apprezzato solo quando decisero di aggiungere latte, nocciole e zucchero per coprirne il gusto amaro.
Città europea più ricordata per il cioccolato è proprio Venezia. Che, circa nel 1600, inaugurò le botteghe del caffè di cui la cioccolata calda era regina.
Tutto questo per arrivare al 1847 con la prima tavoletta di cioccolata, punto di svolta per il consumo di questo prodotto.