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venerdì 22 Novembre 2024
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La storia italiana da cui è nato Tipsy Scoop, il gelato che inebria New York

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MILANO – Ha inizio a Picinisco, un piccolo comune della provincia di Frosinone, la storia Tipsy Scoop” una delle gelaterie più di tendenza della Grande Mela. A cosa si deve il suo successo? A una formula esclusiva che miscela, ad arte, gelato e sorbetto “all’italiana” con vari tipi di alcolici. Vi proponiamo questa storia raccontata da Angela Vitaliano e ripresa da Napolicittàsolidale.it

“I miei antenati, italiani, hanno portato la tradizione del gelato in Scozia, durante il 1800. A cominciare tutto, fu il mio bis bis bis nonno, Achille, che lasciò la sua città natale, localizzata sulla cima di una montagna, Picinisco, piccolo centro del Regno di Napoli”.

Nasce così la storia di “Tipsy Scoop” una delle gelaterie (e marche di gelato) più innovative, apprezzate e “cool” di New York.

Il segreto? Gelato e sorbetto “all’italiana”, miscelati con ogni tipo (o quasi) di liquore e birra, per un risultato davvero unico e squisito

A dare corpo a un sogno, pur proseguendo, senza nemmeno saperlo, almeno all’inizio, una tradizione centenaria, è Melissa Tavss, newyorchese, con sangue italiano ereditato da sua madre, Virginia Arcari che, a sua volta, da anni, ricerca appassionatamente la storia delle sue origini e ha già pubblicato un libro intitolato “Picinisco: Uncovering 1000 Years of history”.

“Achille Arcari preparava il gelato a casa e lo vendeva portandolo in giro per la città grazie a un carretto che spingeva a mano”.

Una certa similitudine anche in questo con la storia di Tipsy Scoop che comincia a prendere forma, a partire da alcuni “esperimenti” casalinghi; fatti con una “gelatiera” comprata proprio in Italia e mai pienamente utilizzata. Le feste di compleanno e il giorno del Ringraziamento diventano così l’occasione giusta per “testare” i nuovi mix.

Anche il trisavolo, a un certo punto, riuscì ad aprire il primo negozio e suo figlio cominciò ad aiutarlo rubando i segreti del mestiere. Giovanni, dunque, aprì diverse gelaterie a Glasgow, agli inizi del ‘900, e la tradizione non si interruppe neppure con il bisnonno di Melissa, Federico, che allargò l’impresa familiare arrivando anche in Inghilterra e in molte altre città della Scozia, fino a diventare presidente della Ice Cream Alliance of Great Britain.

Anche “Tipsy Scoop” ha fatto un passo dopo l’altro

prima raggiungendo i clienti attraverso catering ed eventi, poi cominciando a distribuire i gelati confezionati in maniera sempre più capillare (oggi, il “gelato alcolico” è distribuito in tutti gli Stati Uniti e si può trovare nei migliori supermercati). Fino ad arrivare, due anni fa, all’apertura della prima gelateria vera e propria a Manhattan.

Per giorni, dopo l’inaugurazione, la fila era così lunga da riempire un intero tratto dell’isolato e, zelanti bodyguard controllavano con attenzione i documenti degli avventori, per assicurarsi che avessero tutti compiuto 21 anni (la legge americana vieta l’acquisto di alcolici a chi ha meno di quell’età).

Ci sono anche i cocktail con aggiunta gelato

Oggi, Tipsy Scoop ha sedi anche a Williamsburg (Brooklyn), a Myrtle Beach, a Las Vegas e, nuovissima, a Dallas. E, alla vasta gamma dei gusti offerti (squisito quello al lampone e limoncello tanto per citarne uno), da pochi giorni, si sono aggiunti i cocktail preparati appunto con l’aggiunta di gelato.

Angela Vitaliano

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