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L’incredibile storia della saccarina: da scoperta casuale a soluzione salutista

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MILANO – 133 anni fa, il chimico Constantin Fahlberg scopre la saccarina che è 300 volte più dolce dello zucchero. Chi ha detto che non esiste cosa più dolce del miele o dello zucchero? Fino al 1879 in effetti era così, ma la sera del 27 febbraio in un laboratorio della Johns Hopkins University il chimico Constantin Fahlberg scoprì un dolcificante potentissimo.

Saccarina: così lo chiamò e dopo averne brevettato la formula avviò un’impresa in Germania che lo rese ricco. Il bello è che fu una scoperta del tutto casuale.

Fahlberg, infatti, lavorava sui composti derivati dal catrame, che di certo fanno pensare a tutto fuorché al cibo. Ma come raccontò lo stesso chimico in una testimonianza raccolta da un suo collaboratore, la sera del 27 febbraio 1879 successe qualcosa di strano. Il chimico si era attardato in laboratorio per completare degli esperimenti, ma il brontolio di stomaco lo aveva convinto a mettere qualcosa sotto i denti.

Per la fretta, Fahlberg non si lavò le mani prima di preparare la cena e sedersi a tavola. Mentre stava addentando un pezzo di pane, si accorse che aveva un sapore insolitamente dolce.

Lì per lì non ci fece troppo caso, pensando che si trattasse di un impasto particolare. Ma quando si pulì la bocca e i baffi con il tovagliolo si accorse che anche la stoffa era dolce. Davvero inspiegabile, ma i chimici prestano sempre molta attenzione ai particolari. Fahlberg si portò il bicchiere alla bocca posando le labbra nel punto esatto dove aveva posato poco prima le dita.

L’acqua sembrava quasi sciroppo. A quel puntò capì che uno dei composti con cui stava lavorando aveva qualcosa di davvero speciale. Nel suo laboratorio Fahlberg aveva ottenuto per caso un composto derivato dall’idrocarburo toluene che conteneva saccarina impura.

Dopo diversi esperimenti, il chimico riuscì a isolare il composto e arrivò infine a pubblicare un articolo sull’ American Chemical Journal nel 1880

Il prodotto venne brevettato quattro anni dopo negli Usa, ma non trovò subito larga diffusione commerciale. Così Fahlberg – che era di origini russe e aveva studiato a Berlino – decise di lasciare la terra delle opportunità per andare a fondare un’impresa in Germania. Là, le materie prime costavano molto meno che negli Usa, e nel giro di pochi anni la fabbrica impiantata a Magdeburgo lo fece diventare ricco.

Ma la saccarina conobbe il vero boom durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le scorte di zucchero vennero meno. Ma il dolcificante di Fahlberg ha superato anche la soglia del nuovo millennio arrivando fino a noi.

Essendo circa 300 volte più dolce dello zucchero e per nulla assimilabile dall’organismo, viene utilizzato nell’industria degli alimenti e delle bevande per confezionare una miriade di prodotti. L’ideale per i diabetici e chi non vuole esagerare con le calorie.

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