domenica 22 Dicembre 2024
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La storia dei gelati confezionati in Italia inizia nel 1948

Dopo il Mottarello, considerato il capostipite del gelato confezionato, in tutta Italia fervono esperimenti sul tema. Nel 1939 a Torino viene creato il Pinguino: gelato alla panna ricoperto di cioccolato fondente, su uno stecco, da mangiare a passeggio.

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Dal Mottarello del 1948 alle limited edition dell’estate di nostri giorni, alcuni gelati confezionati sono diventati dei veri e propri oggetti di culto in Italia. La storia dietro i gelati confezionati in Italia ha molti punti in comune, curiosamente, con i panetti prodotti in scala industriale. Solo dopo il successo del panettone, infatti, Angelo Motta regala all’Italia il primo prototipo di gelato nel 1948. Leggiamo di seguito l’articolo di Giorgia Cannarella per Vice.

La storia dei gelati confezionati in Italia

BOLOGNA – “I gelati confezionati sono una delle mie passioni. Quando comincia l’estate monitoro subito bar e supermercati per trovare le novità della stagione. Se il sapore di alcuni gelati, come il Croccante Amarena, è la mia personale madeleine sporca di sabbia, poche cose mi esaltano come le limited edition. Ricordo ancora con nostalgia l’estate in cui uscirono i Magnum ispirati ai sette peccati capitali e io girai ogni bar per trovarli tutti.

Da quand’è che i gelati confezionati fanno parte delle estati, ma anche degli inverni e degli autunni, se vogliamo essere onesti sul contenuto dei nostri freezer, degli italiani?

La storia dei gelati confezionati in Italia è legata indissolubilmente a quella dei panettoni prodotti su scala industriale. Infatti dopo aver raggiunto il successo con il panettone, negli anni Venti e Trenta, nel 1948 il signor Angelo Motta regala all’Italia uno stecco al gusto fiordilatte.”

La svolta

“È il Mottarello, considerato il capostipite dei gelati confezionati. Comincia un’era sfavillante di bambini che fanno la fila allo stabilimento balneare per accaparrarsi un gelato cercando poi di non farselo sciogliere in mano.

In tutta Italia fervono esperimenti sul tema gelato. Nel 1939 a Torino viene creato il Pinguino: gelato alla panna ricoperto di cioccolato fondente, su uno stecco, da mangiare “a passeggio”. Nel 1946 Italo Barbiani e Alfred Wiesner aprono la gelateria Algida a Roma. Wiesner era un ingegnere austriaco ebreo che ricevette in dono due macchine per fare gelati proprio per la sua collaborazione alla Resistenza.

Il primo gelato che producono è il Cremino—che ho sempre considerato un gelato sopravvalutato ma forse, vista la sua importanza storica, devo ripensarci.

Ancora una volta, quindi, vediamo il contributo fondamentale degli americani e degli austriaci nella creazione di qualcosa che consideriamo solidamente italiano, anche perché l’idea del gelato su stecco viene attribuita all’americano Harry Burt, che nel 1920 aveva creato un gelato al cioccolato con il supporto dello stecco di un lecca lecca.”

Per leggere l’articolo completo cliccare qui. 

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