domenica 22 Dicembre 2024
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La sostituzione del latte con le bevande vegetali potrebbe avere impatti negativi: lo studio

I risultati di questo studio suggeriscono che la completa sostituzione del latte con le bevande vegetali attualmente in commercio nel Regno Unito potrebbe avere impatti negativi sullo stato di iodio nei soggetti vulnerabili

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Un recente studio condotto nel Regno Unito ha valutato gli effetti indotti dalla sostituzione del latte con le bevande vegetali sull’assunzione dello iodio ed i rischi a questo correlati. Dai risultati è emerso che la sostituzione del latte con le bevande vegetali non fortificate con iodio aumenta il rischio di carenza di tale nutriente in tutti i gruppi analizzati. Leggiamo la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Ruminantia.

Latte e bevande vegetali: l’impatto sullo stato di iodio

MILANO – Negli ultimi anni si sta assistendo ad un aumento del numero di consumatori che decidono di sostituire il consumo di latte vaccino con quello di bevande vegetali. Tuttavia, tale sostituzione solleva interrogativi in merito ai suoi potenziali impatti nutrizionali, compreso il livello di assunzione di iodio.

Se non adeguatamente fortificate, le bevande vegetali presentano un contenuto di iodio inferiore rispetto a quello del latte che rappresenta una fonte importante di questo nutriente. Un recente studio ha valutato il potenziale effetto della sostituzione del latte con le bevande vegetali sull’apporto iodico in alcuni gruppi vulnerabili del Regno Unito.

Negli ultimi anni, la carenza di iodio è tornata ad essere motivo di preoccupazione in vari Paesi europei, tra cui il Regno Unito. Infatti, dalla “National Diet and Nutrition Survey (NDNS)” del Regno Unito 2016-2019 è emerso che le donne di età compresa tra i 19 e i 49 anni presentano una concentrazione mediana di iodio nelle urine (UIC) inferiore al valore soglia stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come apporto sufficiente di iodio (UIC ≥ 100 µg/L).

La carenza di iodio, soprattutto durante la gravidanza e nei primi anni di vita, costituisce un serio problema di salute pubblica poiché è associata ad un aumento della mortalità neonatale e a severi danni motori e cognitivi nei bambini.

In questo contesto, il latte e i prodotti lattiero-caseari, essendo le principali fonti alimentari di iodio nel Regno Unito, possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione della carenza di tale nutriente.

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