BARI – Si chiama “Titti tuister” ed è un bar di Bari, in cui il fascismo non è mai morto. A raccontarci di questo caffè, dove a servire i clienti è un ragazzo con una svastica tatuata sul braccio, è Francesca Russi su sito Repubblica.it.
Il locale, in corso De Tullio, si trova davanti al porto di Bari, il bar che in estate accoglie i turisti in arrivo e in partenza con le navi. Qualcuno di quelle frotte di turisti che ogni estate e non solo entrano al “Titti tuister” per una bevanda dissetante rimane incredulo, altri sono visibilmente straniti. “Nel locale sono appesi tutti i calendari dedicati al duce, a Benito Mussolini. Sullo scontrino accanto alla partita Iva e al prezzo è stampato ben visibile il volto del duce”.
“Davanti al bancone campeggia un’effigie dorata del duce in rilievo. Attorno ci sono ritratti, calendari, statuette e fotografie in bianco e nero con l’inconfondibile saluto romano. I cimeli del fascismo sono ovunque. Voltando lo sguardo a destra si vedono dei piccoli souvenir con i fasci da combattimento, girando gli occhi a sinistra si vedono altri calendari delle camicie nere mischiati a quelli delle forze di polizia”.
E se dopo tutto questo fascismo non si è ancora stanchi ecco l’ultima chicca: lo scontrino fiscale. Infatti, sulla carta termica campeggia, ancora una volta, il volto, in bianco e nero, inconfondibile di Benito Mussolini con l’elmetto e tutto il resto.
“Non ci potevo credere – racconta un turista milanese di passaggio da Bari – ero in partenza per la Grecia e avevo preso due bibite. Mentre riordinavo il portafogli ho visto lo scontrino e la foto di Mussolini. Mi chiedo: è normale? Ho provato fastidio. Mi sento ancora stranito. Ho chiamato Adiconsum e Altroconsumo e sono rimasti sconvolti. Mi hanno proposto un ricorso legale. Ora proverò a sentire il Garante dei consumatori”.
In passato nel mirino della Digos per manganelli
Il bar, in passato, era finito nel mirino della Digos dopo che erano stati rinvenuti alcuni articoli definiti estremi, come piccoli manganelli acquistati legalmente; dopo le indagini hanno però constatato che un reato non sussisteva.
Fonte: articolo3