TORINO – Sono 18 le scuole alberghiere italiane che da ieri, per due giorni, partecipano alla seconda edizione del Premio Cioccolato Giovani.
Un concorso nazionale di Cioccolateria ideato e organizzato dall’Associazione Pièce e riservato agli allievi di scuole alberghiere e istituti professionali che porta a Torino studenti da tutta Italia: da Palermo a Salerno, da Bologna a Treviso l’elenco è ampio.
In gara anche sei istituti piemontesi: due di Torino (l’Istituto Professionale Statale Colombatto, sede della manifestazione, e l’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Giolitti) oltre a scuole di Varallo, Neive, Dronero e Mondovì.
La caratteristica di questo concorso, che vanta una giuria d’eccezione (Yuri Cestari, Fabrizio Galla, Mauro Morandin, Roberto Rinaldini, Salvatore Toma ed Eliseo Tonti) è che si tratta di una gara individuale in cui il singolo rappresenta anche la scuola da cui proviene, con premi che sono pensati per entrambe le realtà.
I ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 21 anni, devono partecipare a tre prove: la realizzazione di due snack al cioccolato (uno formato in stampo e l’altro libero) e la decorazione a cornetto di un uovo di cioccolato, per rendere omaggio alla tradizione della decorazione all’italiana che qui a Torino ha avuto, negli anni, la figura di Guido Bellissima come punto di assoluto riferimento.
Il direttore tecnico del concorso è Gianfranco “Capitano” Rosso, nome storico della pasticceria e cioccolateria torinese, mentre il commissario di gara è Alessandro Racca.
Ma da cosa nasce la volontà di creare un’iniziativa di questo tipo?
Lo spiega Lucilla Cremoni, presidente dell’Associazione Pièce che si dedica a promuovere la formazione delle giovani leve e la divulgazione culturale: «Questo premio, che nasce dal riconoscimento regionale PaCiok organizzato a Torino per sette anni, vuole aiutare a mettere in connessione il mondo della scuola con quello di aziende e professionisti del settore.
Ma ha anche l’ambizione di essere una vetrina importante per i giovani cioccolatieri italiani che hanno bisogno di una formazione e di una preparazione sempre più solida e costruttiva.
Il Premio Cioccolato Giovani è un momento formativo importante fatto più di confronto che di competizione».
Ancora: «I ragazzi lavorano in un clima di collaborazione reciproca e imparano, grazie ai maestri che li seguono nei lavori in gara, il valore di eseguire nel migliore dei modi le cose semplici, avendo la giusta cura nell’esecuzione delle ricette e senza per forza voler cercare di esprimersi con acrobazie tecniche».
Non mancano certo proposte bizzarre
La più originale quest’anno prevede un abbinamento tra cioccolato e pesto e lavorazioni classiche con le nocciole, a cura degli istituti piemontesi.
A concludere la due giorni, una masterclass gratuita con Ernst Knam che spiegherà, nella preparazione della Torta Anna (tributo alla sua figlia più piccola), come lavorare il cioccolato e i lamponi in consistenze diverse e che cosa si possa fare, in un dolce al piatto, con un frutto.