FIRENZE – Dopo una mattinata passata a studiare a Villa il Ventaglio siamo andate alla ricerca di un bar di Firenze per trovare un po’ di consolazione e ristoro. E’ così che siamo entrate per la prima volta nel Lola Cafè, in piazza Edison: avevamo già sentito parlare dei suoi cappuccini artistici, e visto che era di strada ne abbiamo approfittato.
Essendo subito prima il ristorante “Godò”, si rischia di passarci accanto senza farci molto caso. L’errore sarebbe imperdonabile.
L’interno è molto piccolo, ma potete gustarvi ai tavolini esterni la vostra ordinazione. Un locale così ti aspetteresti di trovarlo lungo una spiaggia: in un certo senso ti sa di surf, il legno con cui è arredato ti ricorda più una barca.
Una bottiglia gonfiabile gigante di Ceres, i vestiti sportivi da “fashion victim” in mostra su una mensola vicino al soffitto…
Tutti elementi che ci è già capitato di trovare nei bar vicino al mare. Dato che avevamo appena pranzato, prima di provare i cappuccini, abbiamo deciso di prendere qualcosa di più leggero: un marocchino (non così leggero ma c’era bisogno di dolcezza) e un macchiato.
Tutto ci aspettavamo meno che questo! Ci sembrava strano che usasse tutte quelle bottiglie e che ci mettesse così tanto per prepararli, ma…
Ritrovarsi due violette sulla schiuma è stata una grande sorpresa. Oltre ad essere splendidi, erano anche molto, molto buoni, il che ti fa superare il dispiacere di dover distruggere una tale opera d’arte.
Nel marocchino l’unione fra cacao, colorante per dolci e caramello ricordava al gusto un ovetto di Pasqua decorato. Passata la prima ondata di estasi, abbiamo deciso di provare anche i cappuccini.
Ovviamente le sorprese non erano finite: accanto al fiore tra i cui petali spiccava la scritta Love c’era un meraviglioso viso incorniciato da un cuore.
Il nostro amico barista era ispirato da Una canzone d’amore degli 883 che passava su MTv in quel momento. (sì, Max Pezzali sta diventando una persecuzione!).
Berli è stato un grande dispiacere, nonostante la schiuma, molto spumosa, creasse con la miscela, Moka Rico (meno amara della Moka Arra), un connubio perfetto.
Ci siamo poi innamorate dei due proprietari: lei è solare, vivace, pronta a scambiare battute e chiacchiere con ogni cliente; lui, altrettanto simpatico, è un vero artista. Oltre ad essere l’unico ad usare il viola per le sue decorazioni, ci ha stupito scoprire che è un autodidatta.
Per lui “basta guardare su internet ed avere un po’ di mano” per realizzare questi piccoli capolavori. Noi non la facciamo così semplice! Il Lola Cafè, oltre ad essere un ottimo bar, ha un menù molto assortito fra panini, insalate e piatti freddi.
Per di più, nel periodo estivo, il venerdì sera fanno aperitivo fino a tarda notte.
Questo per noi è il genere di bar in grado di regalarti un sorriso che non ti abbandona più per tutta la giornata.
La scheda sintetica:
LOLA CAFE’ PIAZZA EDISON 1 50133 FIRENZE Telefono 339 6776653
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Per vedere le foto dei cappuccini artistici
http://storiedicaffe.wordpress.com/2011/06/10/lola-cafe-un-cappuccino-che-ti-dispiace-bere/