domenica 22 Dicembre 2024
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Ecco la rivoluzione di Quarta: «Niente capsule in plastica, il vero caffè si estrae con la moka»

Il caffè più diffuso nel Salento prende posizione a tutela dell'ambiente. E non solo: "Le capsule sviliscono quello che è un rito - dice l'erede dell'azienda alle porte di Lecce - il caffè è una scusa per dirci che ci vogliamo bene"

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MILANO – Il quotidiano La Repubblica ha scoperto, dopo anni, un torrefattore importante eppure controrrente. Che ha un’opinione contraria alla diffusione delle capsule in plastica e a favore della moka. Si tratta di Antonio Quarta titolare delle Quarta Caffp di Lecce. Che non è isolato perché va nella stessa linea di quanto detto qui recentemente da Eddy Righi R&D della torrefazione Pascucci di Monte Cerignone (Pesaro Urbino), marchio che campeggia anche su 622 caffetterie in tutto il mondo. L’articolo de La Repubblica è firmato da Anna Puricella.

LECCE – Il caffè più diffuso nel Salento prende posizione a tutela dell’ambiente. E non solo: “Le capsule sviliscono quello che è un rito – dice l’erede dell’azienda alle porte di Lecce – il caffè è una scusa per dirci che ci vogliamo bene”

Per Antonio Quarta questo sarà un Natale speciale. Il primo da nonno, ora che è arrivato Antonino. I Quarta sono sinonimo di caffè in Salento e non solo, la loro è una storia di famiglia che prosegue da più di 60 anni e si tramanda da una generazione all’altra. Facendo leva su alcuni principi, uno fra tutti: “Il caffè è un rito quotidiano, un punto di riferimento come il focolare domestico”.

Antonio Quarta, di recente avete lanciato l’e-commerce: il vostro caffè si può acquistare anche online. Pura strategia di marketing o la risposta ai tanti salentini sparsi per il mondo, che al Quarta proprio non sanno rinunciare?

“Lo abbiamo fatto per i salentini e non solo, anche per i tanti turisti che sono venuti in Puglia e hanno conosciuto il nostro caffè. La nostra azienda non ha una distribuzione capillare altrove come quella che ha in Puglia, e così diamo l’opportunità a chi ne fa richiesta di avere il nostro caffè in 48 ore. Soprattutto nell’agroalimentare oltre alla pubblicità istituzionale c’è il passaparola, una tecnica importantissima. E grazie alla tecnologia possiamo evadere le richieste in poche ore”.

Dal piccolo bar nel centro storico di Lecce al commercio online di oggi, siete sempre stati pronti alle novità.

“Abbiamo anche un’app sul nostro sito che permette di sapere dove trovare il caffè Quarta, anche in piccoli negozi di specialità pugliesi nelle grandi città. L’e-commerce chiude l’offerta, ma la tradizione resta l’espresso al bar e la moka a casa”.

Niente capsule?

“Siamo gli unici a non fare le confezioni sottovuoto, perché il nostro è un caffè vivo. E non produciamo capsule per una questione ambientale e di salute, si tratta sempre di plastica percolata ad alte temperature. L’impatto ambientale delle capsule è enorme”.

Lo ricorda pure quella pala eolica fuori dal vostro stabilimento.

“Come il Progetto natura: sosteniamo attività ambientaliste e convegni, partecipiamo a iniziative di pulizia del territorio, come fatto di recente al porto di Otranto”.

Diceva: meglio la moka della capsula. Perché?

“Il caffè è un rito quotidiano, un punto di riferimento come il focolare domestico. La preparazione è convivialità, il caffè è una scusa per dirci che ci vogliamo bene. E ancora oggi è uno dei massimi aggregatori sociali: con la scusa di un caffè possiamo fare conoscenza, incontrare qualcuno, corteggiare. La moka poi non dovremmo abbandonarla mai anche perché accende tutti i sensi, dall’olfatto al gusto. La capsula invece svilisce tutto. E la nostra azienda manterrà la moka fino a quando non ci sarà una capsula completamente vegetale. L’unica alternativa sono le cialde organiche che produciamo e sono totalmente organiche, un’opportunità per locali e uffici”.

Una delle vostre tradizioni è il calendario. Per il 2019 era dedicato alle torri costiere, l’anno prossimo?

“I miei figli Gaetano ed Edoardo, che hanno attivato l’e-commerce e si occupano di marketing, mi hanno fatto una bellissima sorpresa. Conoscendo il mio amore per il mare e la pesca hanno dedicato il calendario proprio al mare e alle sue località, con sei immagini e una prefazione sulla sensibilità che tutti dovremmo avere”.

Che Natale sarà quindi per la famiglia Quarta?

“La gioia di questo Natale è la fortuna di aver avuto il primo nipote, Antonino. Per lui sarà il primo Natale, quindi non si va da nessuna parte. Per l’azienda invece dicembre è un mese di punta come agosto, il pensiero andrà quindi ai collaboratori che si impegnano ancora di più, come mi ha insegnato mio padre.

Il nostro è un prodotto tradizionale che si tira dietro tanti valori, che ci accompagna ogni santo giorno e pure per i riti. Natale con i tuoi per me significa prendere un bel caffè accanto al panettone. E vale sempre lo slogan che usiamo da più di 50 anni, un augurio a tutti i nostri consumatori: aria di festa, profumo di caffè”.

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