mercoledì 18 Dicembre 2024
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La preparazione dell’espresso? È un rituale alchemico

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Siamo tutti alchimisti. Gli elementi base della vita, delle cose che esistono sono di base quattro: l’acqua, terra, fuoco e aria. Questi elementi sono la base di molte scienze, dalla filosofia alla medicina dlla psicologia all’ astrologia ma anche del cosmo e dell’alchimia.
E’ per questo motivo che fare il caffè non significa solo prendersi una bevanda, ma è proprio un rituale che coniuga vita, natura e tutti i cinque sensi di base.

Se ci pensate quando preparate il caffè c’è tutta una tecnica da seguire.. ognuno ha le sue varianti soprattutto per quanto riguarda la montagnella di caffè nel filtro, ma la base è la stessa.

Cosa c’entrano gli elementi con il caffè?

Pensateci, prendete la caldaia della moka… vi aggiungete dell’acqua (primo elemento), poi mettete su il filtro nel quale aggiungete la polvere di caffe (che ovviamente sembra, rappresenta e viene dalla terra, quindi secondo elemento). Infine chiudete la macchinetta mettendola sul fuoco, il terzo elemento.

E così che fare il caffè è diventato quasi una pozione, un rituale magico che unisce gli elementi base della vita.

Ma cosa c’entra il quarto elemento, cioè l’aria? Beh… avete mai bevuto un caffè senza sentirne l’odore?

Anche trovandovi magari a molti metri di distanza? Una grande parte del gusto del caffè proviene proprio dall’odore che emana e che prepara le nostre papille gustative.

A Napoli in particolare, la frase “ti offro un caffè”, ha diversi significati.

Può intendere che ci vogliono parlare di qualcosa di delicato, di affari, o semplicemente che hanno bisogno di parlare, o magari hanno visto in noi un’espressione particolare e ci vogliono far parlare.

Il caffè è un prodotto che soprattutto a Napoli è valido per ogni occasione, viene il postino è c’è il caffè caldo, “vi offro un caffè”, viene l’idraulico o ci sono operai nel palazzo, si fa il caffè, viene un vicino a salutarci, prepariamo il caffè, viene la guardia di finanza a casa… anche a lui “vi offriamo un caffè”.

E’ un gesto comune come una stretta di mano o come quando per avvicinare un gatto apri la mano con il palmo in su per dire “vengo in pace”… o come gli alieni aprono indice e medio a forma di V per dire che vengono in pace. Comuqnue anche se venissero gli alieni gli offriremmo un caffè, contateci.

Se vi dicono invece “hai un caffè pagato” significa che probabilmente avete fatto un favore a qualcuno e che vi ringrazieranno offrendovi un caffè, in futuro, molto futuro.

Probabilmente mai.

Poi c’è il famoso “caffè sospeso”, questa è una tradizione che si sta un po’ perdendo, ma è molto affascinante e sicuramente aiuta il karma. Questa tradizione è nata a Napoli ed è triste se venisse completamente perduta.

Il caffè sospeso è un gesto filantropico con il quale quando ordiniamo un caffè ne paghiamo due, il secondo ovviamente non lo riceveremo noi, ma una persona bisognosa entrando nel bar lo potrà richiedere trovandoselo già pagato.

In fondo è solo un euro e credo che una tradizione così lo valga tutto.

Attenzione però, se non siete di Napoli e vi dicono “questo caffè è una ciofeca” significa che avete fatto un caffè veramente brutto.

Quindi pensateci la prossima volta che preparerete una macchinetta di caffè, non state semplicemente preparando qualcosa da bere, state effettuando un rituale con gli elementi base della vita, ma soprattutto quando andrete in un bar, fate sospendere questi caffè.

Scusate, il mio è pronto…

Don Raffaè gradite un caffè?

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