Abbiamo ricevuto da Antonio Fabiani, ex componente del Collegio dei Revisori dei conti dell’Associazione italiana torrefattori la richiesta di una precisazione. Eccola.
In qualità di ex-componente il Collegio dei Revisori dei conti dell’Associazione Italiana Torrefattori (A.I.T.), e quindi avendone pieno titolo, mi corre obbligo rettificare alcune inesattezze comparse nel Vs. “pezzo”pubblicato lo scorso 26 gennaio avente ad oggetto la “lettera aperta” del signor Antonio Quarta.
L’Ait non è confluita né tanto meno è in atto un processo di unificazione con il Comitato Italiano del caffè: l’AIT in verità, in quanto associazione di categoria, non esiste più, poiché, come da delibera assembleare del 6 ottobre 2014, è stato dichiarato il suo scioglimento, e la relativa messa in liquidazione con la nomina dei liquidatori.
In forza del suddetto deliberato assembleare sono decaduti conseguentemente tutti gli organi statutari (presidente, vice-presidente, consiglio direttivo ecc.).
Allo stato dei fatti e solo su base volontaria le aziende del comparto potranno aderire al Comitato Italiano del Caffè.
Ma quest’ultimo è inserito in AIIPA ( cioè Confindustria) in cui sono presenti le maggiori e più qualificate industrie della torrefazione del caffè, le quali, per loro natura, hanno aspettative ed interessi che difficilmente si possono conciliare con le aspettative e gli interessi delle piccole-medie imprese del medesimo comparto, se non per alcuni ambiti molto ristretti.
Prova ne sia che ad oggi, proprio per raccogliere le loro numerose istanze che finora sono pervenute alla Federgrossisti, di cui sono direttore, e a cui aderiva la disciolta A.I.T. posso anticipare che è già in essere un progetto di ricostituzione (che sarà lanciato prossimamente) di un nuovo organismo di rappresentanza delle PMI, che aderirà, per il tramite della federazione, alla Confcommercio, per una efficace tutela non solo in sede nazionale, ma anche europea, attraverso la sua organizzazione di Bruxelles, e che sicuramente non le farà sentire emarginate.
Antonio Fabiani
ex componente del Collegio dei Revisori dei conti dell’Associazione italiana torrefattori