MILANO – Coltivare il caffè in casa, come una pianta ornamentale da appartamento, si può. A patto di adottare certi accorgimenti e prestare alcune precauzioni. Scopriamo come riprendendo questa breve guida scritta per il sito Passione in Verde da Elena Tibiletti.
Originaria degli altipiani dell’Etiopia, in Europa la pianta del caffè o coffea non si coltiva, naturalmente, per ricavarne i frutti, cosa assai improbabile in vaso alle nostre latitudini, ma per il bel fogliame denso e compatto, color verde scuro lucido e, se dovesse capitare che si formino, anche per i bei frutti rossi, molto decorativi.
Com’è fatta la coffea
La Coffea arabica (famiglia Rubiacee) è un arbusto sempreverde che, in vaso, raggiunge 1-2 m d’altezza, con foglie lucide verde molto scuro, ovali, allungate, appuntite all’estremità e con picciolo corto.
Potrebbe fiorire anche in casa, con piccoli fiori bianchi ed eventualmente produrre i frutti rossi, drupe che contengono due semi, i quali, tostati, si utilizzano per preparare la bevanda di caffè.
Come si coltiva la pianta del caffè in casa
Non è molto esigente in termini di esposizione, che preferisce luminosa, ma può essere anche a mezz’ombra, purché non alla luce diretta del sole. Il suo intervallo termico ideale spazia fra 16 e 25 °C, teme minime di 12 °C. È meglio portarla all’esterno da maggio a settembre; negli altri mesi può vivere anche in una stanza riscaldata in casa.
Deve alloggiare in un vaso in plastica, di diametro minimo 16 cm per una pianta alta 30 cm. Cresce velocemente ed è bene trapiantarla ogni anno, all’inizio della primavera, in un vaso di 1-2 misure in più con un normale terriccio universale; non gradisce i suoli calcarei. Attenzione al drenaggio sul fondo del contenitore: deve perlomeno essere buono.
Somministrate acqua da marzo a ottobre, in abbondanza senza inzuppare il terreno, appena si asciuga; negli altri mesi non più di una volta a settimana. Gradisce la nebulizzazione del fogliame nei periodi più caldi, per creare un microclima umido.
Si concima da marzo a ottobre ogni 15 giorni con un prodotto universale liquido aggiunto all’acqua d’annaffiature; negli altri mesi una volta al mese (fiorirà più facilmente). Eliminate gli eventuali rami secchi.
Resiste bene alla maggior parte delle avversità, raramente può essere attaccata da cocciniglie e da afidi.
Elena Tibiletti