Baunilla, una catena di pasticcerie che conta quattro punti vendita a Milano, ha abolito i contanti nei loro locali. Gli acquisti possono essere fatti solo tramite carta di credito, bancomat e Satispay. Nonostante molti clienti abbiano apprezzato l’idea, le critiche non sono tardate ad arrivare. Leggiamo l’articolo di Miriam Romano per La Repubblica.
La pasticceria di Milano cashless: il Pos è obbligatorio
MILANO – Il Pos è in evidenza sul bancone. Il bip delle carte di credito e dei bancomat scandisce ogni acquisto. Caffè e bicchiere d’acqua, pasticcini, monoporzioni e torte. E se il volantino che spicca sopra i dolci non fosse sufficiente a chiarire le idee ai clienti, intervengono, gentili ma implacabili, i camerieri: “Qui, non accettiamo i contanti”. Come sarebbe a dire? Qualche cliente sconcertato avanza la domanda.
“Si paga solo con carta di credito, bancomat e Satispay”. Siamo al civico 55 di corso Garibaldi, da Baunilla, una catena di pasticcerie che conta altri tre punti vendita a Milano (in piazza Alvar Aalto, in corso Italia e in via Broletto). Dal primo di settembre hanno abolito i contati nei loro locali.
Aboliti i contanti
Non accettano monete o monetine, non hanno il resto e neppure la tradizionale cassa. La contabilità è tutta telematica, scorre da un conto corrente all’altro. È la prima catena di Milano cashless.
“Noi siamo diventati clienti proprio perché ci è piaciuta questa idea”, racconta Marco Cacciato. Quarantenne dall’abbigliamento elegante, che lavora a qualche metro dalla pasticceria di corso Garibaldi.
In due sorsi fa fuori bicchiere d’acqua e caffè, mentre il pasticcino lo mangia mentre inserisce la carta di credito nel Pos. Alessandro e Adriano, due clienti abituali, sono seduti ai tavolini fuori e aspettano un’amica. “Troviamo che sia un’idea geniale. Dovrebbero farlo tutti”. Concordano anche mamma e figlia, sedute ai tavolini di fianco.
Lavoro facilitato anche per i camerieri, che in un attimo accettano i pagamenti, senza star lì a contare banconote o elargire i resti. Ma non manca qualche cliente che storce il naso. “Qualcuno si arrabbia e se ne va”, racconta una cameriera. Chi sta dietro il bancone è però irremovibile. Con i contanti non si paga nemmeno un caffè.
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