Le startup protagoniste del settore FoodTech stanno ricevendo meno investimenti da parte delle grandi aziende. Tuttavia, la tendenza delle partnership tra startup e grandi aziende è fortemente presente ed è destinata a crescere e ad evolversi ancora di più. Sigep analizza nel dettaglio la questione nell’articolo pubblicato sul sito ufficiale e che riportiamo di seguito.
L’evoluzione della partnership tra aziende e startup
MILANO – Le startup del settore FoodTech stanno attraversando un periodo difficile. Gli investimenti sono diminuiti del 72% tra il 2021 e il 2033 (e il 2024 non sarà migliore). Da questi dati potremmo supporre che le grandi aziende si ritirino semplicemente e smettano di investire. Tuttavia, se investono meno denaro, moltiplicano il loro coinvolgimento attraverso le partnership.
Perché stiamo assistendo a più partnership?
Le partnership tra startup, con tutte le loro innovazioni dirompenti e la loro agilità, da un lato, e aziende leader, dall’altro, dovrebbero essere qualcosa di ovvio. Tuttavia, se ci pensiamo bene, è difficile citare molti esempi di successo nel settore alimentare. Per anni, infatti, abbiamo assistito per lo più a quelle che potremmo definire “ PR collaborations” o annunci di partnership con una startup per il gusto di comunicare, senza alcuna reale intenzione di dare un seguito significativo.
Ma ora le cose stanno cambiando da entrambe le parti. In primo luogo, le startup hanno molto meno accesso al capitale, quindi devono dimostrare ai potenziali investitori di essere in grado di creare una trazione commerciale e di poter realizzare la loro tecnologia con una clientela concreta. Inoltre, fra le grandi aziende si sta diffondendo la consapevolezza che l’ “Open Innovation” possa portare a risultati misurabili.
1 – Utilizzare gli ingredienti delle startup per stimolare l’innovazione
Questa è la collaborazione più ovvia e anche la più complessa. Per avere successo, sono richiesti requisiti piuttosto stringenti. La sfida principale consiste nel fatto che la startup deve possedere un ingrediente utilizzabile per un esperimento commerciale.
Tuttavia, negli ultimi mesi, molte startup FoodTech hanno raggiunto questo livello di maturità, motivo per cui abbiamo assistito a numerosi esperimenti, lanci di prodotti e annunci:
Nestlé e BEL hanno introdotto negli Stati Uniti prodotti che utilizzano il siero di latte a fermentazione di precisione di Perfect Day.
Ajinomoto sta producendo snack a Singapore impiegando le proteine di Solar Foods (ottenute catturando la CO₂ dall’atmosfera).
Unilever ha annunciato l’utilizzo delle proteine dell’uovo di Every, prodotte con la fermentazione di precisione, nei suoi prodotti a base vegetale.
2 – Startup che forniscono un servizio di co-sviluppo
Un numero crescente di startup FoodTech sta sfruttando l’intelligenza artificiale (AI) per creare alimenti migliori. Queste aziende analizzano la natura e identificano le proteine con proprietà interessanti, che possono spaziare dai dolcificanti ai nuovi grassi. inoltre studiano anche come produrre queste proteine su scala, spesso utilizzando biotecnologie come la fermentazione di precisione.
Per le grandi aziende, queste “designer proteins” sono molto promettenti. Possono accedere a ingredienti naturali e studiati al 100% per rispondere a esigenze specifiche.
Negli ultimi mesi, aziende leader nel settore come Fonterra (la più grande cooperativa lattiero-casearia del mondo) e Ajinomoto hanno annunciato partnership in questo ambito.
3 – Produzione e commercializzazione della tecnologia di una startup
Un’altra applicazione dell’intelligenza artificiale è l’identificazione da parte delle startup di come combinare gli ingredienti per creare alternative ai prodotti alimentari esistenti. Mentre qualche anno fa queste startup avrebbero probabilmente cercato di arrivare fino al consumatore finale, oggi si concentrano su partnership con marchi affermati.
Recentemente Voyage Foods, una startup statunitense che sviluppa alternative sostenibili alle creme spalmabili al cioccolato e alle noci, ha annunciato una partnership con Cargill.
Cargill, grande colosso nel settore delle commodities, offrirà gli ingredienti sviluppati dalla startup ai suoi clienti.
Allo stesso modo, Climax Foods, una startup statunitense che utilizza l’intelligenza artificiale per creare formaggi a base vegetale, sta collaborando con BEL per creare un babybee a base vegetale.
Il futuro delle partnership nel settore FoodTech
Per le aziende consolidate, collaborare con le startup rappresenta un’opportunità a basso rischio per portare nuove idee e agilità nelle proprie operazioni.
Guardando al futuro, la tendenza delle partnership tra startup e grandi aziende è destinata a crescere e a evolversi. Con la riduzione dei finanziamenti, queste collaborazioni diventeranno sempre più frequenti. È ormai comune che gli investitori richiedano una prova di interesse da parte delle grandi aziende prima di impegnare il proprio capitale.