sabato 21 Dicembre 2024
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La Marzocco finanzia il restauro de … Il Marzocco a Firenze

L'operazione si svolgerà a Firenze in un cantiere trasparente . La scelta dettata da motivi di sicurezza, ma sarà così possibile osservare i restauratori all’opera mentre ripuliscono la statua sull’Arengario di Palazzo Vecchio

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FIRENZE – La copia del Marzocco (FOTO) posta sull’Arengario di Palazzo Vecchio sarà restaurata. Ma il cantiere sarà ‘trasparente’ per motivi di sicurezza e sarà così possibile osservare i restauratori all’opera.

I lavori dureranno un mese e costeranno 10.500 euro, finanziati dall’associazione Amici dei Bandierai degli Uffizi A.S.D., Enel Spa e La Marzocco srl.

Questo restauro rientra nel progetto «Florence I Care» che, approvato dal Comune nel 2011, prevede la ricerca di sponsorizzazioni per interventi di restauro o manutenzione straordinaria sui beni culturali di proprietà comunale.

L’originale è di Donatello
Il Marzocco è una copia dell’originale di Donatello (realizzato nel 1419-1420), definitivamente trasferito al Museo del Bargello dal 1865. La statua raffigura un leone araldico che poggia una zampa su uno scudo (in questo caso lo stemma di Firenze col giglio fiorentino): questa particolare rappresentazione era infatti sin dal medioevo simbolo della città ed il leone era il suo animale totemico.

Il monumento è costituito da due parti: la scultura rappresentante il leone con lo scudo (pietra serena e marmo) e l’elaborato basamento (struttura in conglomerato cementizio con finitura a cemento bianco).

Muschio e crepe
La scultura e il basamento appaiono oggi deteriorati e presentano cretti e mancanze mentre, nelle zone più esposte agli agenti atmosferici, sono visibili muschi e flora di varia natura.

L’intervento, curato dalla direzione servizi tecnici, inizierà con una rimozione a secco dei depositi superficiali e successivamente attraverso una prepulitura sarà effettuato un preconsolidamento delle porzioni instabili. Seguiranno una disinfezione tramite l’applicazione di prodotto biocida e una pulitura delle superfici lapidee.

Dopo la verifica di tutte le stuccature esistenti e la rimozione con mezzi meccanici di quelle ormai prive di funzionalità conservativa o estetica, saranno effettuate nuove stuccature con malta in presenza di microfessurazioni e piccole porzioni mancanti.

L’intervento si concluderà con un consolidamento superficiale ed una protezione finale delle superfici lapidee.

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