MILANO – Nessun “effetto Expo” a Milano per i clienti di bar e ristoranti. Nonostante gli allarmi lanciati a più riprese da alcune associazioni di consumatori non si riscontrano, a due mesi dall’apertura della manifestazione, manovre speculative sui prezzi e, al contrario, nella metropoli si registra un leggero incremento rispetto allo scorso anno.
È quanto emerge dagli ultimi dati della Fipe sui prezzi applicati dagli esercenti lungo lo Stivale.
Nei circa 149mila bar italiani lo scenario è pressoché invariato rispetto al 2014, con un aumento dei prezzi dell’1%, poco al di sopra del tasso di inflazione. Un quadro che sorprende soprattutto pensando alla città di Milano, dove si paventavano cospicui aumenti legati all’Expo. Prospettiva completamente disattesa considerando i dati effettivi.
“In primo luogo bisogna notare la correttezza degli esercenti milanesi – spiega il presidente della Fipe Lino Enrico Stoppani – che hanno mantenuto comportamenti di assoluta responsabilità smentendo chi, e non erano pochi, affermava il contrario alla vigilia. Nel frattempo ci troviamo a gestire la concorrenza “sleale” ai pubblici esercizi milanesi da parte di Expo. Una manifestazione che sembra aver modificato la propria identità, trasformandosi in un grande evento commerciale, in cui le occasioni di consumo si sono molt iplicate. Lo confermano i numeri della Fipe sul calo di fatturato di molti pubblici esercizi milanesi, che denunciano flessioni in certi casi anche del 30%”.