MILANO – Dalla notte dei tempi, dalle famose capre che mangiarono le bacche di caffè nella Penisola Arabica, il caffè rappresenta nell’immaginario collettivo l’alimento al quale, più di ogni altro, si attribuisce l’arduo compito di risvegliare l’organismo, rendendolo vigile e vitale consentendo ogni giorno al nostro corpo di rinascere a nuova vita con un pieno di energia.
Ma oltre che bevanda, il caffè, è, soprattutto, cultura e ogni chicco ha una storia da raccontare. Tante curiosità e una insolita ricetta a base di caffè: le fettuccine mantecate al caffè.
Dopo l’acqua, il caffè è di certo la bevanda più bevuta al mondo, non solo per il suo ineguagliabile gusto, ma anche e soprattutto per il valore sociale che ogni tazza rappresenta, poiché indipendentemente dalle usanze di ciascun Paese in cui viene consumato, berlo è sempre un rito che, un sorso dopo l’altro, scalda il cuore, prima ancora che lo stomaco.
Non a caso, esistono tante canzoni i cui testi , scritti o interpretati da grandi artisti quali Ranieri, Murolo, Arbore, De Andrè e Pino Daniele, sono dedicati a questa “pozione magica” .
In base alla fascia oraria e al contesto in cui viene consumato, il caffè assume un significato diverso: la mattina a colazione ha un valore energetico e corroborante, a metà mattinata, a lavoro, acquista una valenza di socializzazione e svago, dopo pranzo ha un potere digestivo e rilassante e nel pomeriggio può essere ancora un’occasione di incontro con amici, o di concentrazione su attività che richiedono sforzo mentale come lo studio, o fisico.
Non c’è limite alle occasioni e ai modi in cui si può “prendere un caffè” perché per gli appassionati sembra davvero che “ogni scusa sia buona” per “mettere la macchinetta sul gas”, la moka, alla maniera tradizionale, o più modernamente, premendo il bottone della macchina per l’espresso di cui ormai qualsiasi casa è dotata, scegliere l’aroma della cialda o capsula dal gusto preferito, o in base al proprio umore o, persino, in tinta con il colore dei propri occhi e, il gioco è fatto.
Gli estimatori, tuttavia, continuano a preferire il caffè fatto proprio con la moka, perché apprezzano il rituale della preparazione, cominciando con l’ascolto del “borbottio” della macchinetta, continuando ad annusarne l’aroma, ammirarne il colore scuro e, infine, gustarlo, nella maggior parte dei casi, “in purezza” ovvero amaro.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il caffè è un ingrediente dalla straordinaria versatilità poiché ne basta poco per impreziosire qualsiasi piatto, dolce o salato. Se i dolci e i dessert al caffè sono ormai dei grandi classici della gastronomia di tutto il mondo, forse l’abbinamento con i sapori salati è meno conosciuto.
Per gli amanti di questa bevanda, curiosi di sperimentare nuove pietanze che ne contengano il suo aroma unico, proponiamo, di seguito, l’insolita e gustosa ricetta degli spaghetti mantecati al caffè.
SPAGHETTI AL CAFFÈ
Ingredienti per 4 persone
350 gr. di spaghetti , 50 gr. di margarina, 1 scalogno, una confezione di panna vegetale, un cucchiaino di cannella, mezza tazzina di caffè lungo amaro, un cucchiaino di caffè in polvere, sale e pepe quanto basta.
Rosolate in una padella lo scalogno ben tritati con la margarina e la cannella, quindi salate e pepate e unite mezzo bicchiere d’acqua. Quando sarà ben cotto, aggiungere la panna e la tazzina di caffè lungo.
Cuocere ancora per circa 5 minuti. Mettere a cuocere gli spaghetti. Scolateli al dente e conditeli con la salsa al caffè avendo cura di mantecarli con uno o più mestoli di acqua di pasta per mantenere il condimento piuttosto “morbido”.
Mescolare bene e servire gli spaghetti al caffè ben caldi spolverando con caffè in polvere. www.saggieassaggi.it
Rielaborazione da www.saggieassaggi e *www.resarepubblica.it