mercoledì 30 Ottobre 2024

Così la crisi bancaria aggiunge incertezza ai mercati del caffè

L’andamento delle materie prime è – come sempre - un valido barometro per misurare il sentiment. Dopo aver raggiunto massimi storici lo scorso anno, il Bloomberg Commodities Spot Index è arretrato di oltre un quarto a fronte, tra le altre cose, dei timori di un rallentamento globale. Per quanto riguarda il caffè si teme che un peggioramento della situazione economica possa incidere negativamente sui consumi

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MILANO – I mercati del caffè tengono e cominciano la settimana in ripresa, dopo l’andamento altalenante dell’ottava trascorsa. Ma rimangono in tensione a fronte della difficile congiuntura internazionale, acuita dalla sempre più preoccupante crisi bancaria. L’Ice Arabica aveva toccato, mercoledì 15 marzo, i minimi delle ultime sei settimane, scivolando a 172,60 centesimi (intraday a 171.05 centesimi).

Tuttavia, un forte rimbalzo ha riportato la borsa newyorchese in territorio positivo sin dal giorno successivo. Il contratto principale ha guadagnato così 745 punti riassestandosi a 180,05 centesimi, a fine seduta di giovedì.

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Venerdì, nuova correzione negativa di 345 punti, con il benchmark sotto la soglia del dollaro e ottanta centesimi. La settimana si è conclusa infatti a 176,60 centesimi.

Ieri, lunedì 20 marzo, il contratto è tornato a salire guadagnando 190 punti e terminando a 178,50 centesimi. Ha inciso, sull’esito finale, lo svalutarsi dell’indice del dollaro Usa, ai minimi dell’ultimo mese.

Andamento analogo, anche se con alti e bassi meno pronunciati, a Londra. L’Ice Robusta è sceso, mercoledì scorso, a 2.069 dollari, minimo da metà febbraio.

La risalita di giovedì è stata meno marcata, ma ha comunque riportato il benchmark sopra la soglia dei 2.100 dollari: chiusura a quota 2.104. Venerdì, un’altra virata in negativo, a 2.064 dollari.

Ieri, il mercato è andato su di 23 dollari, risalendo a 2.087. Ma non prima di avere toccato, in corso di contrattazione, un intraday di 2.026 dollari, livello minimo delle ultime cinque settimane.

Mercati del caffè: scorte certificate e Cot

L’entità delle scorte certificate di New York rimane sostanzialmente stabile: ieri a 776.073 sacchi. Un volume comunque basso. Gli stock di Londra sono ai loro massimi da oltre tre mesi a questa parte e ammontano a 75.910 tonnellate.

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