MILANO – Robusta di nome e di fatto, siamo abituati a pensare della varietà meno pregiata. Ma nuovi studi sembrano dimostrare oggi che la Coffea Robusta potrebbe essere più vulnerabile al cambiamento climatico di quanto ritenuto sino a oggi. Così uno studio fondato su 10 anni di osservazione in 800 piantagioni del sud-est asiatico. La conclusione: la resistenza al calore della Coffea Robusta è sovrastimata e i rendimenti calano drasticamente al superamento di una certa soglia di temperatura.
Pubblicato nel numero di marzo della rivista Global Change Biology, lo studio è un primo campanello d’allarme sui rischi ai quali potrebbe andare incontro, in futuro, anche la coltura della varietà dei robusta.
“I risultati suggeriscono che la Coffea Robusta è maggiormente sensibile alla temperatura di quanto sin qui ipotizzato” si legge nell’abstract. La ricerca è stata condotta dalla Onlus scientifica romana Alliance of Bioversity International and Ciat, in collaborazione con l’Università del Queensland meridionale. E con la svizzera Ecom, uno dei massimi commercianti crudisti mondiali.
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