Dopo aver letto la notizia che illy è l’unica azienda italiana inserita nell’elenco di quelle etiche, molti si sono chiesti quali siano le altre aziende etiche. Eccole.
Dopo lo scandalo del famoso marchio di moda low-cost, H&M, protagonista di un articolo documentato da tre blogger svedesi, nel quale si evincevano gli orari di lavoro massacranti e le retribuzioni così basse da essere ai margini del grottesco, dei lavoratori negli stabilimenti di produzione sparsi in India, giustificando così i prezzi bassissimi dei prodotti d’abbigliamento venduti dal team svedese, arrivano i riconoscimenti a molti brand del settore moda e bellezza.
L’Istituto Ethisphere ha consegnato la nota classifica annuale dei marchi a maggiore sensibilità etica.
La classifica è divisa per sezioni. Nell’area dell’abbigliamento figurano Gap, H&m e Levi Strauss & Co. Ford per le auto, Google per i servizi per pc, Microsoft per i software, Colgate e Henkel per i prodotti di consumo in casa, Schneider per gli elettrodomestici, L’Oreal per il settore beauty e Starbucks per i ristoranti di specialità. Queste sono solo alcune delle più conosciute.
“Il World’s Most Ethical Companies si focalizza sulla correlazione tra le pratiche etiche di business ed il miglioramento delle performance aziendali.
Queste società vedono l’etica come un mezzo per definire ulteriormente la loro leadership industriale, dato che sono consapevoli del fatto che creare una cultura etica e guadagnarsi il riconoscimento World’s Most Ethical Companies richieda più di un semplice messaggio rivolto all’esterno o un numero esiguo di dirigenti che dica la cosa giusta”, ha detto Timothy Erblich, Amministratore Delegato di Ethisphere.
Per l’Italia, nel settore Food & Beverage e come unica azienda italiana, troneggia Illy Caffè Spa. È il terzo anno per la marca triestina, fondata nel 1933 e ora presente ai vertici mondiali come eccellenza di settore.
