MILANO – Michele Viganò è il Product Marketing Manager di Gruppo Cimbali per le macchine tradizionali e i macinadosatori. Lo abbiamo interpellato per saperne di più riguardo alle novità de La Cimbali M100í. Sicuramente una delle regine del recente Milano coffee festival.
Cominciamo dal ruolo che lei riveste in azienda: in cosa consiste il suo lavoro di Product Marketing Manager?
“Dare una sola definizione del mio lavoro non è facile, in quanto si tratta di una figura polivalente. Possiamo però partire dal focus del Product Manager, che è quello di monitorare il mercato.
Quindi capire, attraverso le analisi qualitative e quantitative, come identificare i bisogni del cliente, cercando così di anticiparne le esigenze per poi tradurle in soluzioni specifiche dei prodotti.
Come product manager, definisco le caratteristiche e i requisiti necessari per produrre un prodotto il più possibile ben recepito dal mercato.
Quindi, le trasmetto al team di R&D responsabile allo studio dello sviluppo del prodotto e al team di ingegneri che andranno a produrlo”.
Si può dire che, attualmente, si sta occupando di novità per il futuro?
“Una realtà come Gruppo Cimbali è sempre proiettata verso il futuro con l’obiettivo di mantenere, rafforzandola, la propria leadership di mercato. Investiamo molto in ricerca e sviluppo perché solo innovando si possono traguardare nuovi orizzonti di crescita”.
Si discute tanto di intelligenza. Anche artificiale. Quale sta dietro la M100ì?
“La “í“ che abbiamo affiancato alla M100 ha una duplice valenza. La prima sta proprio ad indicare l’intelligenza della macchina, capace di assicurare qualità e performance per ogni utilizzatore. Intelligenza, quindi, intesa come capacità di sostenere il lavoro del barista.
Un’altra valenza della “í” è riferita al concetto di ibrido: l’evoluzione del pensiero di macchina del caffè che combina la gestualità della tradizionale con la costanza e la semplicità d’uso di una super-automatica.
Abbiamo dato vita ad una macchina tradizionale con un fortissimo contenuto tecnologico come il Bds (“Barista Drive System”) ed il Turbo Milk dove il latte freddo e caldo montati sono erogati da un’unica lancia. E’ quindi una “ì” che rappresenta questi due concetti”.
L’automatizzazione può non intercettare le preferenze dei tradizionalisti?
“il cliente è sempre più attento alla qualità del servizio offerto nei locali. La Cimbali M100í consente al professionista di riservare la giusta attenzione al consumatore.
La nostra macchina garantisce sempre un prodotto di qualità in tazzina ma, allo stesso tempo, mette nelle condizioni il barista di raccontare una storia attraverso l’espresso e il latte. Questo è il nostro obiettivo.”
L’aspetto interessante è proprio questo: una macchina superautomatica che aiuta il barista nella cura del cliente.
“Sì. Lo aiuta a coinvolgere il consumatore nell’esperienza di degustazione di un caffè e delle ricette a base di latte.”
Tornando al barista: cosa significa l’ottimizzazione dell’interfaccia?
“M100í permette di avere un’interazione macchina-uomo differente. Con il Bds (“Barista Drive System”) il barista posiziona il portafiltro associato ad una miscela.
Il macinadosatore, grazie a un sensore che riconosce la tipologia di portafiltro, eroga la quantità corretta di caffè macinato e allo stesso tempo comunica – via bluetooth – ad M100í quale selezione abilitare per la preparazione della bevanda.
Il barista a questo punto dovrà solo agganciare il portafiltro e premere il tasto abilitato all’erogazione. Il display rende più immediate tutte e fasi, snellendo le procedure.
Il sistema si rivela molto utile quando ci sono più macinadosatori con miscele di caffè differenti: il macinadosatore comunica alla macchina quale miscela è stata selezionata e quale dose.
Sulla macchina quindi, si illuminano solo i tasti della ricetta compatibili con la miscela in arrivo. Mentre gli altri sono disabilitati per evitare errori da parte dell’operatore.”
Approfondiamo il discorso dell’innovazione legata al latte caldo e freddo, soprattutto rispetto all’apertura di Starbucks, che il latte lo utilizza molto nelle sue ricette.
“Grazie al sistema automatico “Turbo Milk” la M100í diventa la prima macchina tradizionale ad erogare automaticamente da un’unica lancia latte caldo – montato o senza crema – e latte freddo montato.
Il sistema, inoltre, rende possibile la programmazione dei livelli di emulsione, della quantità e della temperatura del latte. Grazie a M100í TurboMilk è possibile ampliare l’offerta del menù del proprio locale.
A sostegno di questa opportunità il nostro team Marketing e Comunicazione e i trainer della Mumac Academy hanno realizzato Milkí Mix.
Un progetto che vuole mostrare agli utilizzatori di M100í le potenzialità di questa macchina e la possibilità di proporre numerose ricette a base di caffè e latte montato freddo, con frutta e vari topping, per venire incontro anche alle richieste dei clienti più esigenti”.
Siamo di fronte a caratteristiche siglate 4.0
“Si. M100í, insieme ai macinadosatori bluetooth, è uno dei modelli La Cimbali che soddisfano i requisiti richiesti della normativa industria 4.0.
Tra le caratteristiche che hanno permesso di raggiungere tale importante risultato figurano l’interfaccia uomo-macchina semplice e intuitiva, il sistema di telediagnosi ed il controllo da remoto per assicurare agli operatori la migliore manutenzione e il più tempestivo ed efficace intervento in caso di necessità.
Un risultato molto prestigioso per Gruppo Cimbali che può consentire al cliente italiano di ottenere un importante incentivo fiscale che si traduce in un risparmio sul costo del bene (macchina più macinadosatore) maturato durante il processo di ammortamento”.
Tra le innovative soluzioni della M100í c’è anche il TurboSteam con sistema Cold Touch.
“Il TurboSteam permette di montare il latte in modo automatico al livello di un barista professionista senza scottarsi le mani. Consente di mantenere la qualità, quantità e temperatura di latte costante;
mentre la lancia lavora automaticamente, il barista ha le mani libere per fare altro con notevole risparmio ed ottimizzazione dei tempi di servizio.
Il sistema “Cold Touch”, infine, migliora il comfort di utilizzo della lancia TurboSteam, brevettata da Gruppo Cimbali, grazie a un particolare rivestimento isolante e antiaderente che la mantiene fredda prima, durante e dopo l’erogazione del vapore, facilitando così la movimentazione e la pulizia della stessa”.
La macchina ancora non parla…
“La macchina, al momento, non parla. Ma già sulle nostre superautomatiche abbiamo integrato degli altoparlanti. In ogni caso in tale ambito per le interfacce uomo-macchina risultano di primaria importanza i concetti di usabilità e accessibilità.
E questo serve per garantire un uso tipicamente user-friendly della macchina stessa al barista. E il nostro Gruppo resta sempre ricettivo e attento alle evoluzioni in tale ambito”.
Il futuro è già nella M100ì
“Come dicevo prima una realtà come Gruppo Cimbali è sempre proiettata verso il futuro con l’obiettivo di mantenere, rafforzandola, la propria leadership di mercato.”