MILANO – La struttura architettonica di Villoresi Ovest non è uno dei tanti Autogrill sparsi sulle autostrade italiane, ma è un vero e proprio gioiello iconico che ha visto la luce nell’ormai lontano 1958 grazie alla visione di Angelo Bianchetti. Diventando negli anni, uno dei simboli del rilancio economico e industriale del Paese. Uno spazio che, come ogni tradizione che si rispetti spesso fa per adattarsi ai tempi, ha dovuto morire per poi rinascere. Ed ecco che, dopo la chiusura durante la pandemia, adesso questo punto di ristoro riapre al pubblico con caratteristiche innovative: primi a gettare lo sguardo in questa immagine futuristica, gli spettatori sul web, che hanno potuto apprezzare i rinnovamenti durante un appuntamento virtuale con Autogrill.
Gli interlocutori moderati dal giornalista Vito de Ceglia: Andrea Cipolloni – ceo Europe, Autogrill Europe S.p.A., Federico Bragone – Head of technical department Italy, Autogrill Italia S.p.A.; Stefano Carmi – Group design & architecture director, Autogrill S.p.A., Luca D’Alba – direttore commerciale Italia, Autogrill Italia S.p.A. e Gianmario Tondato Da Ruos – Group chief executive officer, Autogrill S.p.A. con un videomessaggio.
62 anni dopo, con l’intervento di demolizione e poi di costruzione, nonostante le difficoltà del lockdown, Villoresi Ovest, riapre
L’inaugurazione è un segno di volontà tangibile per ripartire. Raccontato attraverso delle emozionanti immagini di operai mascherati, braccia di gru, fiamme ossidriche, che mettono in piedi un vero e proprio colosso in aria. Non mancano i dettagli nei cristalli di un lampadario rinato in tutto il suo splendore al centro dell’alto soffitto del locale: sotto il quale la storia, sembra davvero incontrare il futuro.
Villoresi Ovest rinasce come Autogrill 1958
Gianmario Tondato, comincia il racconto: “La scelta di proseguire i lavori arriva da un piano cominciato nel 2018. Ripensando al business europeo in un grande progetto di investimenti. Nel 2019 siamo arrivati ad affrontare una situazione molto complesso per il Gruppo e abbiamo fatto quello che dovevamo per salvare la società, tagliando i costi in maniera radicale, ottenendo molta attenzione sulla cassa.
Autogrill ha bloccato gli investimenti senza però fermarsi: il segnale in questo senso è stato recuperare il simbolo dell’azienda. Villoresti Ovest non è mai stata un’area come le altre, per la sua bellezza, per la sua modernità, per l’area in cui si trova: una delle 10 italiane costruite su un terreno di proprietà del marchio. Non segue quindi le tipiche procedure di concessioni autostradali da rinnovare ogni 10 anni. Per questo abbiamo ripensato a un’opera destinata a durare nel futuro.”
L’aspetto umano di questa ricostruzione non è sfuggita ad Autogrill che ancora di più in questa pandemia, ha pensato soprattutto al servizio, al ricovero dei viaggiatori. Un lavoro collettivo che è stato spinto soprattutto da Andrea Cipolloni, amministratore delegato in Europa, che ha cominciato la sua carriera proprio come direttore del punto vendita Villoresi Ovest.
Ed è proprio lui che accompagna gli spettatori in questo locale
“Ho provato un’emozione diversa nel vederlo tornare a splendere. Ristrutturare Villoresi Ovest è stato un grande impegno, senza che ci fosse dietro alcun obbligo contrattuale. Parliamo di un’icona non solo per l’azienda e lo abbiamo capito quando, dopo il lockdown, il tam tam mediatico ha spinto per riprendere i lavori di costruzione del punto vendita considerato storico.”
“Due anni fa abbiamo trovato un progetto già autorizzato, he prevedeva un ampliamento: un inserimento di un parallelepipedo sulla forma circolare, con l’obiettivo di avere a disposizione più metri quadri. Che non bastano mai nel retail. Abbiamo poi però cambiato idea, creando un nuovo progetto cercando di aderire il più possibile al disegno originale, distribuendo in modo diverso gli interni. Ciò ha influenzato tutti i passi successivi: i punti vendita sono stati demoliti.
Quando abbiamo ricominciato i lavori, abbiamo ipotizzato anche il congelamento del progetto per uno o due anni. Anche perché il punto di vendita sostitutivo temporaneo era più che sufficiente per il traffico durante la chiusura. Ma abbiamo comunque trovato le risorse su Villoresi Ovest. Arriviamo da due anni di grandi investimenti sulla rete italiana autostradale: con la restaurazione di Scaligera, Schianti, Serravalle, La Macchia Ovest e altri.
Su ognuno abbiamo cercato di rispettare la loro storia. Al loro interno abbiamo inserito il meglio dell’innovazione di prodotto e concetto, con importanti step up. Oggi permette di avere una rete rinnovata, con il rispetto della tradizione, con poca omologazione tra un punto vendita e l’altro. Un valore importante. A Villoresi Ovest, da oggi Autogrill 1958, c’è stato un passo avanti: un punto vendita fedelissimo alla sua origine, con una struttura che regge ai momenti di affollamento e di down. Il layout deve saper trovare l’equilibrio tra i due picchi. Con materiali e tecnologie all’avanguardia, verso la sostenibilità e l’efficientamento energetico e l’attenzione alla formazione del personale.”
La ricostruzione architettonica
La passione è stata la guida principale di ogni fase creativa che è partita dai disegni futuristici di Bianchetti. Il tempio per immaginare il futuro che è stato Villoresi Ovest, è diventato con l’architetto Andrea Langhi Autogrill 1958. Il lusso democratico aspirazionale è alla base del nuovo ambiente. Gli stessi bagni sono disegnati con grandi superfici lucide, luminose, da hotel. L’edificio a pianta circolare ha dato l’indirizzo della definizione dei flussi interni e nelle forme di design. Attorno al lampadario neo barocco ristrutturato, l’installazione di tre binari per le luci, calandrate a cerchi concentrici. Ovunque la curva, il tondo, è stato rispettato nel piano complessivo.
E’ stato inserito il Was Coffee, ottenuto dai fondi di caffè, materiale che si presta molto bene all’arredamento, rigido, con una texture molto vellutata. Per la prima volta a Villoresi Ovest è stato introdotto un secondo materiale: il Was Orange, che proviene dalle bucce delle arance usate per le spremute.
Una sorta di bioplastica che attraverso una stampante 3d viene impiegata per nuovi accessori che saranno diffusi anche negli altri punti vendita.
Il tripode ovviamente è stato recuperato: la struttura ad archi è stata ripristinata con l’illuminazione multiforme originaria, che soprattutto la sera, esalterà ulteriormente la location quasi come un faro spaziale.
Per creare dei momenti iconici all’interno del punto vendita, l’azienda si è avvalsa della collaborazione di Cometa, fondazione di Como che si occupa di fornire occasioni formative e professionali ai giovani in contesti difficili.
Le tecnologie edilizie e impiantistiche per la ricostruzione di Villoresi Ovest
Tutto è stato inserito all’insegno della sostenibilità per un costo di sei milioni e mezzo di euro. L’edificio nella sua parte in elevazione è stato abbattuto e poi ricostruito, con lo scheletro della struttura realizzato dal peso finale di 74 tonnellate. La distribuzione interna del locale è stata completamente rinnovata. Al centro c’è l’aerea conviviale sotto la luce dello storico lampadario, mentre la somministrazione è posta ai margini del cerchio. Parlando di sostenibilità: gli impianti, l’illuminazione la regolazione sono i migliori sul mercato.
La climatizzazione invernale e estiva è affidata a due pompe kilowatt di ultima generazione che recuperano il calore per la produzione dell’acqua calda che vengono impiegate nelle stoviglie. Anche la ventilazione degli interni è stata equipaggiata con il freecooling, un sistema naturale che riduce l’apporto di energia elettrica. Che viene prodotta attraverso l’impianto fotovoltaico, che copre circa il 4% dei consumi del locale.
Il led a basso consumo e ad elevata efficienza elettronica è stato introdotto in Villoresi Ovest. Per la regolazione è stata installato un Bms, strumento di regolazione automatica e da remoto che consente di garantire il massimo confort climatico interno, con un consumo limitato di energia attraverso delle sonde che misurano temperatura, umidità, velocità dell’aria, anidride carbonica.
Le attrezzature di produzione come le macchine da caffè, lavatazzine e altre, sono tutte collegate a un portale in cloud che consente di raccogliere tutti i dati. Che consente di tenere sotto controllo i consumi, gestire i guasti, assicurare i giusti cicli di produzione. Anche i materiali utilizzati infine sono ispirati alla sostenibilità.
Le novità nell’offerta food
Autogrill 1958 ha un’offerta contemporanea che contiene il meglio del food made in Italy. Con un servizio di alto livello, per trascorrere tempo di qualità. Dall’incubatore di idee Autogrill è nata l’offerta del nuovo Villoresi Ovest. Il Centro studi assaggiatori ha collaborato per formare i trainer Autogrill. In questo punto vendita spiccano anche i dolci di Sal De Riso. I cartelloni sono stati sostituiti da display digitali.
Ovviamente non è stato trascurato il caffè, che resta sempre legato al marchio Kimbo con la miscela 65% Robusta e 35% Arabica. Equilibrata, corposa, dal gusto dolce con accenni di caramello e sentori di biscotto. Preparata con le macchine per espresso Cimbali M100.
Il cappuccino poi viene servito con l’innovativa stampa del logo “A1958” grazie alla stampante Ripple Maker, per un’esperienza di livello superiore.
La sensazione entrando in quello che appare un organismo complesso più che un semplice punto vendita, è di andare oltre la ristorazione: un canale in cui Autogrill ha eccelso negli anni e che adesso vuole diventare un simbolo, un porto sicuro per gli automobilisti per strada.