MILANO – Nella serie di appuntamenti con alcune delle donne che hanno contribuito a scrivere la storia e l’attualità del caffè, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con
Agnieszka Rojewska, vincitrice del
World Barista Championship (Wbc) 2018. La prima donna ad essersi aggiudicata il podio, dopo quasi 20 anni di competizioni iridate di questa serie iniziata nel 2000 a Monte Carlo (Principato di Monaco).
Agnieszka Rojewska, il caffè come passione
“Il caffè è per me prima di tutto un mestiere. Un’attività che però mi rende talmente felice, da non sembrarmi più neppure un lavoro.” Potrebbe quindi descrivere in cosa consiste la sua attività? “Svolgo più compiti, ma principalmente sono una formatrice per baristi e poi faccio la consulente freelance.”
Quando ha deciso che sarebbe stata questa la sua professione?
“Non l’ho deciso. Diciamo piuttosto che questa professione ha scelto me. Il mio primo lavoretto è arrivato per puro caso, un part time per la stagione estiva. E da lì si sono aperte nuove e interessanti opportunità nelle aziende. Ho deciso di coglierle, senza immaginare che avrei continuato in questo settore per così tanto tempo.”
Quindi si è trattato di una scelta di vita oppure solo lavorativa?
“All’inizio è stata più che altro un’opportunità di lavoro poi, credo che nel tempo si sia trasformata in una vera e propria scelta di vita.”
Si ricorda un momento particolare in cui si è sentita non all’altezza e perché?
“In realtà mi sento così praticamente tutto il tempo. Nessuna cosa nella mia vita è sicura e costante. Quindi, possiamo anche dire che mi sento in bilico ogni giorno.”
Un messaggio da Agnieszka Rojewska alla se stessa del passato?
“Rilassati, respira, vai oltre. Se non lo fai tu, chi altro può farlo per te?”
Alle giovani donne che vogliono esser protagoniste nel settore
“Siate pazienti. Fate sempre domande. Perché non c’è una sola verità e non smettete mai di formarvi. “
Pensa che all’interno del suo settore, sia stato più difficile farsi strada come donna?
“Dipende molto dalla donna. Ce ne sono tante che hanno avuto successo nel nostro campo.”
Come ha visto evolversi la sua professione nel tempo?
“Si è sviluppata molto in fretta.”
Come ha festeggiato la Giornata internationale del caffè?
“Con in mano una grande tazza di caffè, tra gli amici coffelover in un Paese lontano.”
Qual è il tocco femminile che Agnieszka Rojewska aggiunge al suo lavoro?
“A questo effettivamente non ho mai pensato. Ma non penso di aggiungere niente.”
Lei è la prima donna che ha vinto in 18 anni il Wbc. Come mai secondo lei, ci sono voluti così tanti anni? Ci sono dietro delle ragioni?
“Io credo che avessero bisogno solo di un po’ di fortuna. Ci sono state delle donne eccezionali in molte finali Wbc, che hanno solo avuto sfortuna.”