MILANO – Caffè amaro per la famiglia Rubino. Per il caffè napoletano Kimbo l’esercizio civilistico 2014 si è chiuso con ricavi e margini in erosione e un trend dei consumi di caffè in Italia ancora debole.
La società ha realizzato ricavi per 157 milioni (in calo del 3,2%), un decremento dei volumi dello 0,6% e uno scivolone dell’Ebitda dai 24,5 milioni a 16,6 milioni, comunque pari all’11% dei ricavi.
L’utile netto si è assestato a 6,3 milioni (da 11,4). L’export è in crescita e sale a circa il 15% del fatturato.
Nel 2015 sono continuati gli investimenti industriali rientranti nel Piano di sviluppo siglato con Invitalia: Kimbo ha attivato un finanziamento chirografaro a medio termine di 12 milioni, di cui la prima tranche di 5 milioni è stata erogata nello scorso aprile.
L’accordo tra Invitalia e Kimbo comprende soprattutto un aumento della capacità produttiva del sito industriale di Melito, a Napoli, per un investimento di 28,5 milioni. Invitalia sosterrà l’investimento con un contributo di 8,8 milioni.