MILANO – Sulle autostrade italiane dal 5 marzo scorso si beve caffè napoletano. Il gruppo Autogrill, infatti, sceglie Kimbo (marca della partenopea Cafè do Brasil) come prodotto principale dei 750 store diffusi su tutte le arterie dello Stivale. L’azienda napoletana crea in esclusiva per Autogrill una nuova miscela di caffè arabica e robusta.
L’accordo dovrebbe essere ufficializzato entro la fine di marzo con una conferenza stampa a Milano da parte delle due aziende. Cafè do Brasil è una delle principali società del settore a livello europeo e il suo marchio principale, Kimbo, è al secondo posto nel mercato retail italiano del caffè confezionato.
L’impatto sul conto economico di Cafè do Brasil sarà notevole: basti pensare che, secondo alcune statistiche, sono oltre 120 milioni le tazzine di caffè servite annualmente negli Autogrill italiani, per un totale di circa un milione di chilogrammi.
Con questa importante operazione esce di scena la miscela Acaffè che era torrefatta da Segafredo ed era da anni leader della catena autostradale del Gruppo Benetton.
Obiettivo di Autogrill è quello di rendere il caffè un punto di forza anche qualitativo dell’offerta
Basti pensare che il gruppo lancia una nuova gamma di prodotti a marchio Kimbo, raccolti sotto il marchio “Storie di caffè” (che contraddistingue le nuove tazzine e la stoviglieria) e suddivisi in “Quotidiano” (l’espresso), “Racconto” (l’espresso limited edition con un posizionamento premium) e “Romanzo” (caffè golosi, nei gusti cioccolata, nocciola e pistacchio).
La stessa marca Kimbo sarà però esplicitata nella comunicazione al cliente, in modo da fornire un’ulteriore garanzia in termini di qualità. Nel 2011 il gruppo campano ha fatturato circa 160 milioni di euro e, nonostante la crisi, le vendite sono in aumento.
Basti pensare, infatti, che la quota di mercato italiana è salita dal 9,5 per cento al 10 per cento (parliamo di mercato al dettaglio). Le previsioni per il nuovo anno, fanno sapere dal management di Cafè do Brasil, sono di mantenere almeno i numeri del 2011 e quindi non perdere nulla a dispetto del difficile momento congiunturale.
L’azienda, poi, ha in mente un robusto programma di investimenti interni per “ammodernare le strutture” e favorire l’innovazione. Novità sono previste anche per il mercato: Cafè do Brasil sta studiando nuovi prodotti per far fronte alle esigenze dei consumatori durante la crisi.
A Napoli, capitale mondiale del caffè espresso, ha inizio la storia della Cafè do Brasil, azienda produttrice dei caffè con i marchi Kimbo e Kosè
La storia di un successo che inizia negli anni ’50 quando viene fondata, nel centro storico della città, una piccola torrefazione per la vendita di caffè ai bar e ai coloniali. Negli anni Sessanta il mercato del caffè giunge a una svolta epocale: nuovi sistemi di confezionamento consentono la vendita del prodotto in lattina.
I fondatori intuiscono l’importanza di questa innovazione che permette una migliore conservazione del prodotto e una sua più ampia diffusione. Creano un marchio, Cafè do Brasil, con l’obiettivo di portare nelle case e nei bar un caffè unico per qualità e gusto.
A fine dicembre l’investimento nell’interporto di Nola: il brand partenopeo acquista a titolo definitivo un’area di oltre 18mila metri quadrati, di cui 12mila di magazzino.
Dal punto di vista finanziario, l’operazione comporta un investimento di 18 milioni di euro. Autogrill intanto a Piazza Affari “brinda” con il nuovo espresso dopo un febbraio da dimenticare.
Il titolo guadagna il 4,69% grazie all’incremento del traffico passeggeri il mese scorso all’aeroporto britannico di Londra-Heathrow, dove la società italiana è presente.