MILANO – Il Kenya guarda alla Cina nell’intento di diversificare i propri mercati e accrescere il valore aggiunto. “Siamo alla ricerca di partner cinesi nell’intento di produrre caffè torrefatto a nostro marchio” ha dichiarato la direttrice esecutiva del Coffee Board of Kenya Loise Njeru in una recente intervista all’agenzia cinese Xinua aggiungendo che il paese africano spera di ottenere dalla Cina il know-how e i macchinari necessari alla trasformazione e al confezionamento del caffè.
Kenya punta inoltre a esportare quote crescenti della propria produzione in Cina facendo leva sull’enorme potenziale di questo mercato
“La forte espansione del comparto delle caffetterie offre delle opportunità straordinarie e questo è un motivo ulteriore per stringere rapporti d’affari con i cinesi” ha affermato ancora Njeru. Non esistono grandi tradizioni commerciali tra i due paesi, dal momento che le prime esportazioni significative di caffè dal Kenya verso la Cina sono state avviate nel 2007. Ma l’intrecciarsi di rapporti commerciali e d’affari sempre più stretti e l’esigenza per il Kenya di trovare nuovi mercati a fronte della crisi economica in Europa stanno facendo poco a poco del caffè una delle voci più importanti dell’interscambio tra le due nazioni.
Cup of Excellence: grande successo per l’asta dei caffè dell’Honduras
Si segnalano prezzi da capogiro nell’asta dei migliori caffè premiati dal concorso honduregno di Cup Of Excellence, che si è svolta la scorsa settimana. Il lotto di 40 sacchi da 46 chilogrammi proveniente dalla finca Santa Rosita, vincitrice del concorso, è stato infatti aggiudicato al prezzo di 16,50 dollari alla libbra.
Ha fatto quasi altrettanto la terza azienda classificata (El Liquidambal) che ha spuntato un prezzo di 16,40 dollari per libbra, mentre la seconda (El Matazano) ha dovuto “accontentarsi” di poco più di 8 dollari. Complessivamente, i lotti all’asta sono stati 20, per un totale di 800 sacchi da 46 chilogrammi. Ad aggiudicarseli, un centinaio di compratori di tutto il mondo.